05 Dicembre 2025 - 09:51:33

di Redazione

Una vasta operazione antidroga è stata condotta a partire dall’alba di ieri tra la Marsica, e le province di Pescara e di Roma.

Indagati in 17, tra donne e uomini, età compresa tra i 24 ed i 65 anni, per i reati di concorso in produzione, traffico, detenzione illecita ai fini spaccio e spaccio di sostanze stupefacenti.

Quasi 100 i carabinieri in campo provenienti dal comando provinciale di L’Aquila e delle 5 Compagnie Carabinieri dipendenti, che hanno operato con il supporto del Nucleo carabinieri cinofili e della squadra Artificieri antisabotaggio del comando provinciale Carabinieri di Chieti, coadiuvati da diverse unità dello squadrone eliportato “Cacciatori Puglia” di Amendola (FG), oltre che da due squadre di intervento operativo, una squadra operativa di supporto dell’8° Reggimento Carabinieri “Lazio” di Roma e da una squadra operativa di supporto del 10° reggimento carabinieri “Campania” di Napoli.

L’operazione è partita da Avezzano e si è estesa ad altri comuni della Marsica, fino a coinvolgere Spoltore e la capitale, dove le donne e gli uomini dell’Arma aquilana hanno operato con il supporto dei militari del Nucleo investigativo del comando provinciale carabinieri di Pescara e delle Compagnie Carabinieri di Roma Piazza DanteRoma TrionfaleRoma Cassia e Frascati (RM).

L’attività di indagine dei Carabinieri del Nucleo investigativo dell’Aquila ha preso avvio nell’estate del 2023 a seguito del tentato omicidio di un addetto alla sicurezza di un locale notturno ed aveva condotto all’emissione di misure cautelari personali nei confronti di due soggetti, già noti alle forze dell’ordine, indagati anche nel presente procedimento.

L’attività investigativa, proseguita nei mesi successivi, ha consentito agli inquirenti di ricostruire il ruolo svolto da ognuno dei 17 indagati in relazione ad una fiorente attività di spaccio di stupefacenti ad Avezzano ed in altri comuni della Marsica.

Le sostanze stupefacenti, cocaina e hashish, venivano acquistate nei quartieri periferici di Roma grazie all’interessamento di un 64enne che, dietro compenso, fungeva da “intermediario”. 

Il trasporto degli stupefacenti nel capoluogo marsicano veniva svolto da altri sodali che, come ricostruito nel corso delle indagini, viaggiavano su autovetture diverse e ben distanziate l’una dall’altra, la prima delle quali con la funzione di “staffetta”, ossia di segnalare l’eventuale presenza delle Forze dell’Ordine.

Una volta che gli stupefacenti avevano raggiunto Avezzano, altri componenti si occupavano dell’attività di spaccio e di incassarne i proventi.

L’attività investigativa, inoltre, ha permesso ai carabinieri non solo di ricostruire il volume di affari illeciti del gruppo familiare di Avezzano, ma anche di arrestare uno degli indagati per detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini spaccio, tra aprile e maggio 2024, procedendo anche al sequestro, complessivamente, di 600 grammi di cocaina e di 100 grammi di hashish.

Le perquisizioni, effettuate nelle abitazioni delle persone indagate e nelle sedi di alcune attività commerciali a loro riconducibili, hanno permesso di rinvenire e sequestrare un’ingente somma di denaro contante ed assegni, una macchina conta banconote, diversi orologi di pregio e monili in oro, un bilancino di precisione e numerosi telefoni cellulari, che saranno oggetto di mirati approfondimenti ad opera degli inquirenti.

I carabinieri del Nucleo Investigativo dell’Aquila, inoltre, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano.

Nello specifico, il provvedimento di sequestro riguarda un complesso immobiliare, abusivo, costituito da 4 manufatti e superficie complessiva pari a circa 750 m2, un locale ad uso commerciale, un appartamento con annesso magazzino e 13 appezzamenti di terreno, riconducibili ad una 46enne, nonché quote societarie di un’attività commerciale operante in Avezzano, riconducibile ad un 30enne.

I riscontri investigativi raccolti dagli uomini dell’Arma nell’attività di indagine patrimoniale, condottaparallelamente all’attività investigativa sul traffico di sostanze stupefacenti, hanno permesso al Gip del Tribunale di Avezzano di appurare la sproporzione tra i beni in proprietà o comunque nella disponibilità di 2degli indagati e le rispettive dichiarazioni reddituali presentate negli ultimi 10 anni, così da poterne disporre il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, c.d. allargata.

Nella nota delle forze dell’ordine, si evidenzia che le persone arrestate o deferite in stato di libertà sono innocenti sino alla pronuncia della sentenza definitiva e che i provvedimenti adottati dalla Polizia Giudiziaria richiedono la necessaria verifica e convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, non implicando alcuna responsabilità accertata.