Sinistra Italiana AQ aderisce allo sciopero del 12 dicembre
10 Dicembre 2025 - 11:41:20
annunci sulla reintroduzione della leva obbligatoria e progettano di
spendere miliardi di euro in nuovi riarmi contro “nemici immaginari” –
magari acquistando armamenti i cui codici di sicurezza e di utilizzo
sono in mano agli amici dei nostri stessi “nemici immaginari” – la vita
reale delle persone va in tutt’altra direzione.
Gli italiani e le italiane non arrivano più a fine mese, i salari sono
ogni giorno più inadeguati, il lavoro è sempre più povero e precario. La
sanità pubblica non riesce più a garantire i giusti livelli di
assistenza, con liste d’attesa infinite e interi territori lasciati
scoperti. L’istruzione è sotto scacco, tra scuole che cadono a pezzi,
organici insufficienti e stipendi del personale docente e ATA tra i più
bassi d’Europa.
Di fronte a tutto questo le forze di maggioranza, con il Natale alle
porte, preferiscono parlare – in modo strumentale, distorcendo la realtà
e con ben poco rispetto per il sentimento religioso dei credenti – di
presepi e alberi di Natale, invece di occuparsi seriamente della
condizione in cui si trovano le scuole del nostro Paese: non parlano
degli stipendi degli insegnanti, non parlano degli investimenti
strutturali necessari per garantire una didattica di qualità, non
parlano di dispersione scolastica, di diritto allo studio, di sicurezza
degli edifici.
La situazione del Servizio Sanitario Nazionale è altrettanto drammatica.
Oggi in Italia oltre 4 milioni di cittadini rinunciano o rinviano le
cure per motivi economici o per l’impossibilità di ottenere una visita
in tempi ragionevoli. Le liste di attesa superano spesso i 12 mesi per
una visita cardiologica o oculistica, mentre per una risonanza magnetica
si può arrivare a oltre 400 giorni in molte regioni. Nei pronto soccorso
si moltiplicano i casi di sovraffollamento e spesso assistiamo ad
episodi in cui l’esasperazione degenera in violenza: questa situazione è
inaccettabile! Il sistema è allo stremo e sopravvive solo grazie alla
dedizione del personale sanitario a cui chiediamo sempre di più, dando
però sempre di meno a causa dell’inflazione che erode i salari in
maniera di gran lunga superiore agli aumenti contrattuali.
A questo si aggiunge l’assenza di una vera politica industriale
nazionale e la cosa riguarda da vicino anche la nostra provincia. La
crisi della Magneti Marelli e le incertezze che da anni gravano sul
futuro di LFoundry dimostrano quanto fragile sia il tessuto produttivo
aquilano: aziende strategiche lasciate senza una visione di lungo
periodo, senza un piano di innovazione, senza una rete istituzionale
capace di sostenerne l’evoluzione tecnologica. In un territorio che ha
già pagato un prezzo altissimo in termini di spopolamento e
disoccupazione, l’assenza di una politica industriale seria non è solo
una dimenticanza ma una ferita sociale che uccide giorno dopo giorno.
Noi pensiamo che le priorità debbano essere l’esatto contrario di riarmi
e soldi buttati in leva obbligatoria:
vogliamo libri nelle scuole, farmaci e personale sanitario negli
ospedali, politiche industriali serie e lungimiranti.
I nostri nemici non sono “altrove”, non siamo in un romanzo di Buzzati
in attesa di fantomatici Tartari: i nostri nemici sono l’ignoranza e le
malattie, sono le disuguaglianze sociali, è la povertà che cresce mentre
si gonfiano i bilanci delle spese militari.
Per tutte queste ragioni Sinistra Italiana/AVS L’Aquila aderisce
convintamente allo sciopero del 12 dicembre e invita cittadine e
cittadini, lavoratrici e lavoratori, studentesse e studenti a
partecipare numerosi alla mobilitazione.
Appuntamento alle ore 10:00 presso la Villa Comunale a L’Aquila per la
manifestazione regionale.
Fabrizio Giustizieri segretario provinciale Sinistra Italiana / AVS
L’Aquila
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