10 Dicembre 2025 - 17:24:12
di Tommaso Cotellessa
Sarà L’Aquila il punto di raccolta dei più di 20 pullman provenienti da Abruzzo e Molise per partecipare alla manifestazione nazionale indetta dalla Cgil contro la legge di bilancio del Governo Meloni. L’iniziativa si terrà venerdì 12 dicembre e, nelle intenzioni del sindacato, rappresenterà una giornata di forte mobilitazione, con la partecipazione di lavoratrici e lavoratori, studenti e sindaci.
«Sarà una giornata di mobilitazione forte, con interventi di lavoratrici e lavoratori, studenti e sindaci, perché anche i Comuni subiranno pesanti tagli ai trasferimenti e avranno enormi difficoltà a mantenere i servizi essenziali» hanno spiegato i dirigenti della Cgil nel presentare l’iniziativa durante una conferenza stampa.
A illustrare modalità e contenuti della protesta è stato il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, affiancato da Alessandra Tersigni e Franco Rolandi della segreteria regionale. In totale partiranno quattro pullman da ciascuna provincia abruzzese e altrettanti dal Molise. Il concentramento è fissato alle ore 10:00 presso la Villa Comunale dell’Aquila, da cui alle 10:30 prenderà avvio il corteo che confluirà nel comizio conclusivo. Le conclusioni saranno affidate al segretario generale della Filcams Cgil nazionale, Fabrizio Russo.
Ranieri ha illustrato le ragioni che, secondo il sindacato, rendono necessaria la mobilitazione: «Siamo davanti a una legge di bilancio che non risolve i problemi del Paese. La produzione industriale è bloccata da oltre trenta mesi, la cassa integrazione sta letteralmente esplodendo e abbiamo numeri drammatici: +164% in Abruzzo, +257% in Molise. La manifattura è ferma e sarebbe indispensabile che la manovra prevedesse risorse per evitare il declino industriale, ma non c’è nulla. Siamo davanti a un Paese che arretra».
Il segretario ha denunciato anche il crollo dei consumi interni: «I salari hanno perso potere d’acquisto dopo anni di inflazione altissima. I lavoratori hanno già perso 25 miliardi di euro in fiscal drag nel triennio 2022-2024, con un’inflazione cumulata superiore al 16%. Soldi che andrebbero restituiti e che invece rimangono nelle casse dello Stato». Per Ranieri, inoltre, il taglio delle aliquote fiscali previsto dal Governo «riguarda soltanto i redditi superiori a 28.000 euro e si traduce in qualche briciola, che in Abruzzo e Molise viene immediatamente riassorbita dalle addizionali regionali aumentate dal primo gennaio 2026».
Il quadro delineato dal sindacato è critico anche sul fronte dei servizi pubblici: «I consumi crollano, le persone non arrivano a fine mese, si continua a definanziare la sanità e sappiamo bene che il deficit nelle regioni Abruzzo e Molise è altissimo. Si stanno tagliando servizi fondamentali e i cittadini se ne accorgono ogni giorno. Sulle pensioni si sta persino peggiorando la legge Fornero. Dall’altro lato si promuove l’ennesima rottamazione delle cartelle fiscali o l’aumento del limite al contante a 10.000 euro: scelte che favoriscono l’evasione fiscale».
Per il sindacato, dunque, la manovra segue una direzione opposta rispetto alle esigenze del Paese. «Ecco perché il 12 dicembre saremo in piazza con lavoratrici e lavoratori, studenti, pensionati, sindaci e cittadini: per difendere il lavoro, i servizi pubblici, i salari e i diritti. È il momento di far sentire la nostra voce e cambiare rotta», ha concluso Ranieri.
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