Cavallari (Abruzzo Insieme) risponde a Sospiri sulla riforma del sistema idrico integrato
13 Dicembre 2025 - 11:44:10
Regionale Lorenzo Sospiri sulla riforma del sistema idrico abruzzese;
sul punto, nessuno mette in discussione l’esigenza di adeguare e
rafforzare complessivamente la gestione del servizio idrico nella nostra
Regione. È un tema che merita serietà, visione e responsabilità
condivisa.
Tuttavia, è importante chiarire alcuni punti essenziali senza ambiguità:
1. Il territorio teramano non può essere sacrificato per risolvere
criticità che altrove derivano da cattive gestioni o inefficienze. La
riforma non può tradursi in un “azzeramento” delle eccellenze locali, né
in un meccanismo per livellare verso il basso chi ha operato bene.
2. Ruzzo Reti non è un gestore qualunque: è una realtà riconosciuta per
solidità gestionale, qualità del servizio e performance di eccellenza,
tanto da risultare premiata dall’ARERA per risultati positivi e per non
aver subito penalità tecniche rispetto ad altri gestori regionali. Di
fatto, rappresenta un patrimonio idrico e infrastrutturale importante
per la provincia di Teramo e per l’intero Abruzzo.
3. Non si può accettare che la riforma diventi un pretesto per
indebolire o spostare risorse da chi funziona bene verso gestioni meno
efficienti. La discussione deve partire dal riconoscimento di buone
pratiche e virtuosità gestionali, non dall’uniformazione aprioristica.
4. Ogni intervento istituzionale nel nostro territorio deve essere
accompagnato da confronto reale con gli amministratori locali, con i
sindaci, con chi quotidianamente vive il sistema idrico teramano. Non è
accettabile che si arrivi nei nostri Comuni con posizioni già
cristallizzate, senza ascoltare appieno la voce di chi conosce e tutela
il servizio sul campo.
La riforma deve rinforzare, non sacrificare; valorizzare, non
penalizzare. È possibile perseguire un sistema idrico integrato più
efficiente nel rispetto delle specificità territoriali e delle
esperienze positive già esistenti.
Ribadisco la disponibilità al confronto serio e costruttivo, affinché
Teramo non paghi per colpe o fragilità che non le appartengono e
affinché l’acqua — bene essenziale — sia gestita con equità, competenza
e responsabilità.
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