16 Dicembre 2025 - 10:29:07
di Redazione
«Sono passati nove mesi dalla presentazione dell’interrogazione in Consiglio comunale sulla Casa Museo Signorini Corsi e dalla Giunta Biondi non è arrivata nessuna risposta concreta. Nessuna data, nessuna certezza, nessuna assunzione di responsabilità. Solo silenzio».
Lo scrive in una nota il consigliere comunale Lorenzo Rotellini che sottolinea come la casa museo Signorini Corsi sia un luogo simbolico della città.
«Un edificio cinquecentesco nel pieno centro storico, donato nel 1967 al Comune dell’Aquila insieme a una preziosa collezione di mobili, quadri e monete, con l’obiettivo preciso di conservarli e valorizzarli come patrimonio pubblico – precisa – Un museo che racconta l’identità dell’Aquila e che, dopo il terremoto del 2009, è rimasto chiuso e dimenticato».
«Oggi, a distanza di quindici anni dal sisma e nonostante l’annuncio di finanziamenti per il restauro, non sappiamo se questo museo riaprirà mai. Non conosciamo lo stato reale dei lavori, non esiste un cronoprogramma pubblico, non è stato chiarito quando – e se – la Casa Museo Signorini Corsi tornerà ad essere accessibile ai cittadini e ai visitatori. Ancora più grave è il vuoto totale di informazioni sulla destinazione delle opere d’arte donate al Comune. Opere che fanno parte a tutti gli effetti del patrimonio comunale e sulle quali l’amministrazione ha il dovere di garantire trasparenza: dove sono? In che condizioni si trovano? Sono state conservate e restaurate adeguatamente? Su questo tema, la Giunta Biondi continua a far finta che il problema non esista», prosegue.
«E intanto si continua a celebrare L’Aquila Capitale della Cultura, la cultura come volano di sviluppo, la rinascita del centro storico. Ma di quale cultura parliamo, se poi un museo comunale nel cuore della città resta chiuso, senza un progetto, senza tempi certi, senza una prospettiva di riapertura? La cultura non è uno slogan da usare nei convegni o nei comunicati istituzionali: è fatta di luoghi, contenuti, scelte politiche e responsabilità amministrative – aggiunge – Se davvero l’amministrazione crede nella sfida di L’Aquila Capitale della Cultura, allora lo dimostri con i fatti: riaprendo i musei, valorizzando il patrimonio pubblico, restituendo spazi culturali vivi al centro storico. La Casa Museo Signorini Corsi potrebbe e dovrebbe essere uno di questi spazi, un tassello fondamentale dell’offerta culturale cittadina».
«Il silenzio della Giunta Biondi, dopo nove mesi, è inaccettabile. La città ha diritto di sapere che fine hanno fatto le sue opere d’arte, quando termineranno i lavori su uno stabile di proprietà comunale e quale sia la visione culturale per il futuro di questo museo – conclude – Senza risposte, senza trasparenza e senza programmazione, parlare di cultura come motore di sviluppo resta solo propaganda, mentre pezzi importanti della storia dell’Aquila continuano a rimanere chiusi e dimenticati».
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