17 Dicembre 2025 - 11:47:31
di Redazione
«Uno schiaffo non solo alla natura e alla biodiversità, ma anche al buon senso, alla partecipazione democratica, alla credibilità delle istituzioni regionali e anche a tutti coloro che pagano le tasse in Abruzzo: con la conferma di questo perimetro ridicolo, i 250.000 euro di denaro pubblico spesi dalla Regione Abruzzo per la redazione del Piano di Assetto Naturalistico vengono di fatto gettati al vento poiché la riduzione della Riserva renderebbe necessario riscriverlo».
Lo scrivono in una nota attivisti e volontari del Wwf Abruzzo e delle Guide del Borsacchio, insieme a rappresentanti di Italia Nostra e Pro Natura che ieri si sono riuniti davanti al palazzo del Consiglio regionale a L’Aquila per un sit-in di protesta
Il Consiglio regionale è tornato infatti a discutere della perimetrazione della Riserva naturale regionale del Borsacchio, «chiamato ad approvare l’ennesima modifica alla legge istitutiva del 2005», precisano.
Una delegazione è stata anche ricevuta nella commissione dei capigruppo alla presenza del presidente del Consiglio Sospiri.
«È stata l’ennesima occasione per ripetere ai consiglieri le ragioni che sono dietro alla protesta contro la cancellazione della Riserva regionale del Borsacchio. Ma è stato tutto inutile: la maggioranza di centrodestra del consiglio regionale è andata avanti come sempre e ha confermato definendolo “provvisorio” il perimetro della riserva a 24,7 ettari», aggiungono.
«Da vent’anni la Riserva del Borsacchio sopravvive esclusivamente grazie all’impegno dei volontari, mentre la Regione continua a rinviare l’unica soluzione logica e immediata: ripristinare il perimetro originario, approvare il Piano di Assetto Naturalistico già definito e avviare finalmente una gestione ordinaria della Riserva. Invece, si persevera in un accanimento normativo che paralizza la tutela ambientale, alimenta l’incertezza e lascia il territorio esposto a pressioni e speculazioni», concludono.
Anche il Movimento 5 Stelle tuona contro la riduzione del perimetro della riserva.
«Quella che la destra continua a chiamare “leale collaborazione” con lo Stato – dichiara la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini – si è tradotta, nei fatti, in due anni di immobilismo utili solo a non ammettere un errore. L’impegno assunto dal presidente Marsilio per evitare l’impugnativa ministeriale è stato onorato nel modo più minimale possibile: aggiungendo la parola “provvisoriamente” a una riperimetrazione che resta viziata nel metodo e nel merito. Non è una soluzione, è una ulteriore perdita di tempo».
«Nessuno è contrario a una verifica seria della perimetrazione – concludono Alessandrini e Taglieri – ma questa verifica deve partire da un quadro legittimo, condiviso e scientificamente fondato. La destra ha scelto invece di restare ancorata a una decisione arbitraria, rinviando ancora una volta la soluzione del problema. La Riserva del Borsacchio è un bene comune e merita serietà istituzionale, trasparenza e rispetto dei territori. Tutto ciò che, purtroppo, continua a mancare nell’azione di governo della Regione».
Il Movimento 5 Stelle Abruzzo, dichiarano, «continuerà a battersi affinché il percorso sulla Riserva del Borsacchio rientri finalmente nell’alveo della legalità, della competenza e della partecipazione».
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