18 Dicembre 2025 - 11:26:53
di Vanni Biordi
L’Aquila si prepara a vivere un nuovo capitolo della sua rinascita culturale. Oggi, per la prima volta, il Liceo “A. Bafile” apre al pubblico la collezione permanente di arte contemporanea nata dal progetto laboratoriale “Polvere negli occhi, nel cuore sogni”, ideato e curato dall’artista e docente Licia Galizia. Un percorso che ha trasformato l’intera scuola in un museo diffuso, un luogo unico nel panorama nazionale, capace di custodire e raccontare una raccolta di opere site specific che dialogano con gli spazi e con la memoria della città.
La collezione, composta da 59 opere di artisti di rilievo nazionale e internazionale, nasce dal desiderio di reagire alle ferite del sisma del 6 aprile 2009. Tra il 2010 e il 2015 oltre 60 artisti hanno donato lavori originali alla scuola e alla comunità aquilana, in un gesto di solidarietà e di fiducia nel potere dell’arte come strumento di ricostruzione civile. L’apertura straordinaria anticipa il programma culturale del 2026, anno in cui L’Aquila sarà Capitale Italiana della Cultura, e sarà accompagnata da visite guidate condotte dagli studenti, protagonisti e custodi di questo patrimonio.

Il progetto non si ferma qui. Nel corso del 2026 la collezione si arricchirà di sette nuove opere nate da laboratori con gli studenti. Gli artisti invitati sono Elena Bellantoni, Marco Brandizzi, Claudio Cantelmi, Alberto Di Fabio, Veronica Montanino, Gino Sabatini Odoardi e Marco Nereo Rotelli. Una nuova fase che prevede collaborazioni con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, il GSSI, Mu6-ets e il CRM-ets Centro Ricerche Musicali di Roma. La curatela resta affidata a Licia Galizia, mentre testi e coordinamento scientifico sono a cura della storica dell’arte Paola Marulli.
Gli artisti coinvolti hanno lavorato con grande generosità insieme agli studenti, coinvolgendoli nella progettazione e nella realizzazione delle opere. I lavori sono nati da riflessioni profonde sul terremoto, sul dolore, sulla rinascita e sulla ricostruzione. «La scuola – sottolinea la prof.ssa Galizia – diventa un luogo d’arte e di bellezza. Questo progetto, unico in Italia, ha dimostrato come l’arte possa essere strumento di rinascita culturale e civile».

Il valore dell’iniziativa è stato riconosciuto da numerosi attestati istituzionali, tra cui la targa bronzea del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e dalla presenza nella guida “I luoghi del contemporaneo in Italia” del MiBACT. Segni tangibili di un percorso che ha saputo coniugare memoria e futuro, radicamento locale e apertura internazionale.
Alla collezione principale si affianca inoltre la donazione di 50 manifesti realizzati da altrettanti artisti per la performance “Dal buio alla luce”, dedicata alla Giornata contro la violenza sulle donne e realizzata nel 2023 a Roma, poi riproposta all’Aquila insieme agli studenti. I manifesti, ora esposti al terzo piano dell’istituto, arricchiscono ulteriormente il percorso museale della scuola, offrendo un ulteriore spazio di riflessione e di impegno civile.

Il Liceo “A. Bafile” si conferma così non solo luogo di formazione, ma anche laboratorio di cultura e cittadinanza attiva. Un museo diffuso che nasce dalle ferite di un sisma e diventa simbolo di resilienza, capace di proiettare L’Aquila verso il futuro della Capitale Italiana della Cultura 2026.
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