22 Dicembre 2025 - 10:02:15
di Martina Colabianchi
Sarà un Natale amaro per i 52 lavoratori dell’Aura Materials dell’Aquila che vedono a rischio il loro posto di lavoro a causa dei tagli al personale previsti dal piano aziendale proposto dalla Mival Connect, società svizzera che ha acquisito a marzo 2025 il 100% dell’azienda.
La cassa integrazione ordinaria, approvata dall’Inps dopo un primo diniego, è scaduta il 24 novembre ed infruttuoso è stato l’incontro in Regione dello scorso 17 dicembre per l’esame congiunto relativo alla richiesta di cassa integrazione straordinaria. L’azienda, come sua abitudine, non si è presentata.
«Stiamo attendendo che l’azienda porti un’istanza di cassa integrazione straordinaria per tutelare almeno in parte le nostre famiglie – spiega Gigliana Di Marco, Rsu Fiom Cgil, in assemblea straordinaria davanti la sede dell’azienda insieme ai lavoratori -. Ma sono sordi a qualsiasi spiegazione su come devono farla, e questa è la cosa incresciosa, perché ci sono delle regole da rispettare per farla. Quindi, la Regione ha ricevuto l’istanza, ma rispondendo con le opportune leggi ha detto che questa istanza non era corretta. Noi aspettiamo che venga presentata un’istanza adeguata e che sia tutelato il nostro potere d’acquisto».
Intanto, i lavoratori ancora non percepiscono le retribuzioni per le ore lavorate e nessuna tredicesima per le festività natalizie, nonostante le pressioni da parte delle istituzioni e dell’esperto nominato dalla Camera di Commercio per la negoziazione del credito.
Inoltre, ci sono alcuni lavoratori che, per un errore procedurale, ancora non percepiscono le mensilità di Cigo di settembre, ottobre e novembre; altri non percepiscono lo stipendio dal mese di agosto perché in malattia, retribuzioni che sono a carico dell’azienda.
«Attualmente, abbiamo 52 lavoratori in cassa integrazione ordinaria, scaduta il 24 novembre, con alcuni che ancora non ne hanno percepito neanche una lira – dice Giampaolo Biondi, Cisl -. C’è una domanda di cassa integrazione straordinaria che però, ad oggi, non vede ancora la luce perché stanno sbagliando completamente la procedura per la richiesta che va fatta al Ministero e alla Regione. In Regione il 17 dicembre, come al solito, la società non si è presentata mandando dei consulenti che non avevano voce in capitolo. Noi siamo davvero preoccupati per 52 famiglie aquilane che passeranno un Natale amarissimo».
«La situazione sta andando a picco. Abbiamo bisogno di una cassa integrazione straordinaria il prima possibile, perché le famiglie stanno boccheggiando in questo momento – le parole di Fabrizio Alimonti, Rsu Cisl -. La speranza è che ci sia un’azienda che possa rilanciare questo sito. È una cosa drammatica perché un’azienda di riciclo non dovrebbe trovarsi in queste condizioni, il riciclo è il futuro e vorremmo che arrivasse un’azienda che ha la volontà di portare avanti questo sito».
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