22 Dicembre 2025 - 00:46:45

di Vanni Biordi

Quella che doveva essere una vacanza da sogno tra i templi millenari della Valle dei Re si è trasformata, in pochi istanti, in un incubo che riporta il lutto in Italia. Una connazionale di 47 anni, Denise Ruggeri, originaria di Cagnano Amiterno (L’Aquila), ha perso la vita a causa dello scontro tra la nave da crociera sulla quale viaggiava e un altro battello.

Erano da poco passate le 19, ora locale, quando la Royal Beau Rivage, un’imbarcazione di lusso che ospitava decine di turisti italiani, è stata speronata da un’altra nave mentre navigava a circa 30 chilometri da Luxor. Un punto del fiume solitamente calmo, ma trafficatissimo in questa stagione. Lo speronamento è stato violento: l’urto ha letteralmente sventrato quattro cabine della Royal.

Proprio in una di queste si trovava Denise Ruggeri insieme al marito. Secondo le prime ricostruzioni fornite dalle autorità egiziane e confermate dai canali diplomatici, la donna sarebbe stata sbalzata violentemente a terra dall’energia dell’impatto. Nella caduta, la quarantasettenne ha riportato una gravissima ferita perforante a un polmone. Nonostante il tempestivo intervento del personale di bordo e i tentativi di rianimazione, per l’insegnante abruzzese non c’è stato nulla da fare: è spirata pochi minuti dopo, sotto gli occhi del coniuge rimasto illeso ma sotto shock.

La notizia ha raggiunto rapidamente l’aquilano, dove Denise era molto conosciuta e stimata. Insegnante in una scuola di Pizzoli, viene descritta come una donna solare e appassionata del suo lavoro. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha diffuso una nota di cordoglio che riflette lo sgomento di un’intera comunità:

«Esprimo profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Denise Ruggeri. In un momento di così grande dolore, il pensiero va ai familiari colpiti da una perdita improvvisa e ingiusta. La Regione Abruzzo si stringe attorno alla famiglia e si unisce al pianto di chi la conosceva».

Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani segue personalmente l’evoluzione della vicenda, in costante contatto con l’Ambasciatore d’Italia al Cairo, Agostino Palese. “Al momento non risultano altri connazionali coinvolti o feriti, sono tutti in salvo”, ha precisato Palese, confermando che i funzionari del consolato si sono già attivati per fornire assistenza al marito della vittima e organizzare il rimpatrio della salma. I tour operator che gestivano il viaggio sono ora al lavoro per trovare una sistemazione alternativa agli altri italiani presenti sulla nave, visibilmente scossi dall’accaduto.

L’incidente di Luxor riaccende i riflettori sulla sicurezza delle imbarcazioni che solcano il Nilo, un settore vitale per l’economia egiziana ma spesso segnato da tragedie legate a guasti tecnici o errori umani.

Solo poche settimane fa, un incendio aveva devastato un’altra nave carica di turisti italiani, fortunatamente senza causare vittime. Ad aprile, invece, un traghetto meno attrezzato era stato teatro della morte di sei persone dopo la caduta di un mezzo nel fiume.

Mentre le autorità egiziane hanno aperto un’inchiesta per accertare le responsabilità dello speronamento della Royal Beau Rivage e verificare se vi siano state negligenze nelle manovre di rotta, resta il vuoto lasciato da una vita spezzata lontano da casa. La crociera del Nilo, rito di passaggio per ogni amante della storia antica, si conferma ancora una volta scenario di una fatalità imprevista e crudele.