23 Dicembre 2025 - 16:34:04

di Redazione

All’Aia dei Musei, luogo custode della storia di Avezzano e della Marsica e presto oggetto di lavori di completamento e di ammodernamento, ieri sera è stato inaugura-to un progetto nuovissimo, in grado di far dialogare tra di loro passato e presente, utilizzando le tecnologie del futuro. Si tratta di “Avezzano che fu”, progettualità in-novativa promossa dal Rotary Club di in collaborazione con il Comune. A fare gli onori di casa, è stata la direttrice dell’Aia dei Musei, Falvia De Sanctis, che ha elen-cato “i tesori” conservati all’interno del polo museale, dal lapidario (VI sec. a. C.) agli elementi storici che narrano il prosciugamento del lago Fucino.

«Da oggi, – ha detto – il nostro museo avrà anche un intero angolo dedicato a quello che sarà il museo del terremoto del 1915: metteremo insieme tutta la nostra storia».

«Fino a qualche tempo fa – ha dichiarato ieri il presidente del Rotary Club di Avezzano, l’avvocato Gino Belisari – il progetto “Avezzano che fu” era solo un grande e magnifico sogno. Lo spunto mi è stato dato da un’altra esperienza immersiva speri-mentata in un’altra città, che riguardava le opere di Van Gogh. Da lì, l’idea di portare l’innovazione anche ad Avezzano. Il Rotary è una realtà che agisce sul territorio, con contributi ed interventi concreti; i soci hanno sposato appieno l’iniziativa ed oggi eccoci qua, con una progettualità che nasce dalla volontà di riproporre e promuovere le radici socio-culturali della nostra terra. Riallacciamo i contatti con il passato e ri-costruiamo un pezzo importante di memoria collettiva: buon viaggio culturale a tutti».

Le due installazioni inaugurate saranno permanenti: chiunque potrà fare esperienza del passato quando vorrà. La prima installazione si basa sull’utilizzo di un visore di realtà virtuale; la seconda, invece, è stata definita “phygital” ovvero fisica e digitale assieme. La ricostruzione dell’Avezzano di una volta è stata realiz-zata tramite intelligenza artificiale da due professionisti di Avezzano, Ennio Pirolo e Veronica Vecci, ideatori della PMI Ambiens VR. Dalle foto in bianco e nero è stato creato un nuovo modello 3D della città pre-sisma, che può essere visitato nelle due modalità: o in realtà virtuale con il visore in scala 1:1 o tramite delle pedine su una mappa fisica ma interattiva. Il lavoro è in divenire.

Al taglio del nastro, hanno partecipato anche la. presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione, Rosa Pestilli, l’associazione culturale Piazza Cavour, l’Avis di Avezzano, l’Ance L’Aquila, la direttrice dell’Archivio di Stato della Provincia, lo storico Giovanbattista Pitoni, il presidente di Confagricoltura L’Aquila Lobene e il rettore del Santuario della Madonna del Silenzio, padre Antenucci, guida spirituale dei rotariani, che ha benedetto la nuova sala.

«Amo la mia città – ha concluso l’assessore alla valorizza-zione dei siti archeologici e culturali, Alessandro Pierleoni -. Io e il presidente del Rotary Club abbiamo unito idee simili, innanzitutto perché entrambi siamo di Avezzano e abbiamo deciso di dare una parte importante di noi alla città. Per far crescere questo territorio, occorre porre all’orizzonte delle sfide importanti. Come amministrazione, fino a questo momento, abbiamo riscoperto la Grotta di Ciccio Felice, abbiamo riaperto i Cunicoli di Claudio che prima erano chiusi e abbiamo ridato luce storica al campo di concentramento. Ora stiamo lavorando su un nuovo obiettivo culturale e identitario: ritrovare il filo della storia che lega tutte le generazioni di Avezzano, affinché il nostro popolo sia orgoglioso del suo DNA, temprato dai sacri-fici, dagli sforzi e da una volontà di ferro».