24 Dicembre 2025 - 16:54:58

di Angelo Liberatore

L’Aquila arriva al giro di boa della stagione con trentacinque punti all’attivo (frutto di 11 vittorie 2 pareggi e quattro sconfitte), quarta in classifica ma a tre punti dal secondo posto ed a meno sette dalla vetta.

Finora la vera forza dei rossoblù è stato da un lato un tridente d’attacco efficacissimo (Di Renzo 11 gol, Sparacello 10 e Banegas 6) e dall’altro le gare casalinghe.

Brunetti e compagni hanno infatti vinto tutte le partite disputate sul rettangolo verde del “Gran Sasso-Acconcia” (nove su nove) imponendo anche l’unico ko del girone d’andata alla capolista Ostiamare, superata per 3-1.

Il vero nodo sono invece le partite in trasferta.

Lontano dal “Gran Sasso-Acconcia” i rossoblù faticano infatti a fare risultato e, numeri alla mano, tengono un ritmo da squadra di metà classifica.

Solo 8 i punti conquistati ed appena due le vittorie esterne a referto (il 3-0 inflitto al Castelfidardo sotto la gestione Pochesci e il 2-1 maturato a Notaresco con invece Fucili in panchina).

Questo, a fronte di rovesci pesanti nel punteggio come il 4-1 di Sora (il KO che, alla nona giornata, costò la panchina a Pochesci) e il 5-2 di Teramo.

Insomma è innegabile che, per tentare la risalita verso la parte altissima della classifica, L’Aquila debba anzitutto cercare “la quadra per” ed “il modo di” cambiare la tendenza nelle partite esterne.

E il primo banco di prova, in questo senso, sarà l’11 gennaio sul campo del San Marino.

Con l’intero girone di ritorno a disposizione tutto è matematicamente ancora in gioco, ma sicuramente servirà mettere insieme un bel filotto di risultati.

La parola d’ordine, dentro e fuori lo spogliatoio, dovrà essere soltanto una: crederci fino in fondo.