25 Dicembre 2025 - 11:55:10
di Martina Colabianchi
«In attesa del passaggio della Manovra alla Camera e della sua definitiva approvazione possiamo affermare che, grazie alla piena collaborazione di tutta la filiera istituzionale, sono state date tutte le risposte necessarie per fare del 2026 un anno contraddistinto dal crescente numero di cantieri avviati e conclusi».
Queste le parole del commissario Guido Castelli in merito all’approvazione al Senato della manovra di bilancio, che passerà ora alla Camera dove il sì definitivo è previsto il 30 dicembre.
Nel dettaglio, la legge di bilancio segna un passaggio decisivo per i cantieri della ricostruzione privata post-sisma 2016. Ciò è stato reso possibile grazie all’emendamento dedicato al Superbonus.
In particolare, la modifica all’articolo 112 introduce la possibilità per i Commissari straordinari e per gli Uffici speciali per la ricostruzione di riconoscere un incremento del contributo sisma, pari alla quota di Superbonus non rendicontata entro il 31 dicembre 2025.
Tale incremento, sottoposto a istruttoria da parte della Struttura commissariale, è finalizzato a coprire le spese eccedenti il contributo ordinario per tutte le istanze presentate entro il 31 dicembre 2024 e rimaste fuori dai termini di rendicontazione previsti dalla normativa nazionale. La misura opera fino a concorrenza del costo complessivo degli interventi, nel rispetto del limite massimo di spesa fissato per il cratere 2016, pari a 1,328 miliardi di euro.
Ampliando lo sguardo al complesso degli interventi dedicati all’Appennino centrale contenuti nella Manovra, emerge un impianto ampio di misure, a partire dalla proroga dello stato di emergenza e della gestione commissariale straordinaria fino al 31 dicembre 2026, garantendo continuità amministrativa e certezza operativa alla ricostruzione. Viene inoltre confermato lo stanziamento delle risorse per il Contributo di Disagio Abitativo (CDA), essenziale per accompagnare i nuclei familiari fino al rientro nelle abitazioni ricostruite.
Sul fronte economico e produttivo, è previsto il rifinanziamento per il 2026 della Zona Franca Urbana Sisma Centro Italia, strumento chiave per sostenere le attività economiche nelle aree più fragili. Prosegue la sospensione del pagamento dei mutui e dei finanziamenti per le attività produttive e dei mutui prima casa relativi a immobili distrutti o inagibili, così come la proroga delle esenzioni tariffarie su energia elettrica, acqua e gas nelle zone rosse. A queste si aggiunge la sospensione delle imposte su insegne e occupazione di suolo pubblico, rafforzando il pacchetto di alleggerimento fiscale a favore di cittadini e imprese.
Restano confermate le principali misure fiscali di sostegno: l’esenzione dall’imposta di bollo e di registro per istanze, contratti e documenti della pubblica amministrazione; l’esenzione da IRPEF e IRES per i redditi dei fabbricati distrutti o oggetto di ordinanze di sgombero; l’esenzione dall’IMU fino alla completa ricostruzione o al ripristino dell’agibilità.
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