25 Dicembre 2025 - 17:02:00

di Tommaso Cotellessa

Mentre pranzi, cene e aperitivi natalizi animano case e locali pubblici, tra calore e gioia, questa mattina i 52 lavoratori di Aura Materials si sono dati appuntamento davanti ai cancelli del Tecnopolo, a L’Aquila, per uno scambio di auguri dal sapore amaro. Amaro come il Natale che i dipendenti dell’azienda stanno vivendo insieme alle loro famiglie.

In questo periodo di festività, infatti, nessuno dei lavoratori ha ricevuto la tredicesima, che avrebbe potuto rappresentare un importante salvagente economico per affrontare le spese natalizie e i regali per figli e nipoti. A questa grave mancanza si aggiunge l’incertezza legata alla cassa integrazione straordinaria, per la quale l’azienda non ha ancora ottemperato alle procedure necessarie.

Davanti alla sede aziendale, i lavoratori hanno brindato simbolicamente solo con acqua, chiedendo nient’altro che rispetto da parte dei vertici aziendali. «Finora l’azienda ha disatteso tutti gli impegni presi: non si è presentata ai tavoli istituzionali, venendo meno anche al rispetto nei confronti della politica, che invece sta mostrando impegno e sostegno nei nostri confronti. Facevamo un lavoro importante, ridavamo vita ai rifiuti trasformandoli in nuovo materiale. L’acqua è l’unica cosa che ci è rimasta, per questo brindiamo con questa», ha dichiarato Gigliola Di Marco, Fiom Cgil.

La situazione è ancora più drammatica per 5 dei 52 lavoratori, che non percepiscono alcuno stipendio dal mese di agosto. «La situazione è drammatica – afferma Fabrizio Alimonti, Fim Cisl – si tratta di un’azienda che non si presenta ai tavoli e non ci offre alcuna prospettiva di futuro. Possiamo solo confidare nell’aiuto delle istituzioni».

L’unica speranza, come spiega Giampaolo Biondi della Cisl, è che il nuovo anno segni un cambio di passo per le lavoratrici, i lavoratori e le loro famiglie. «Il primo passo sarebbe una richiesta corretta da parte dell’azienda per la cassa integrazione straordinaria, per crisi o per cessazione. Questo management deve lasciare la guida di una realtà industriale che ha enormi potenzialità. L’auspicio è che il 2026 sia un anno positivo, a differenza di questo 2025».