28 Dicembre 2025 - 15:50:32

di Martina Colabianchi

Tagli, tagli e ancora tagli. E’ quanto hanno in comune, secondo il senatore abruzzese Dem Michele Fina, le due leggi di bilancio nazionale e regionale, con la discussione di quest’ultima prevista domani in Aula.

«Tagli che colpiscono i capitoli di spesa dedicati alle maggiori sofferenze degli italiani e, nel nostro caso, degli abruzzesi», scrive Fina.

«Tra questi, – continua – ce n’è uno che considero particolarmente odioso e inaccettabile: lo svuotamento dei fondi destinati alla legge regionale a sostegno dei malati oncologici e dei trapiantati. Una legge di civiltà, che ha rappresentato un aiuto concreto per tante famiglie costrette ad accompagnare i propri cari fuori regione per cure indispensabili alla loro sopravvivenza. Un sostegno minimo, ma fondamentale, per rimborsare almeno in parte le spese di viaggio e permanenza legate ai cosiddetti “viaggi della speranza”».

Battaglia, su questo fronte, è stata già promessa nelle sedute consiliari post-natalizie dal vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Blasioli, affinché nei primi mesi dell’anno la Regione garantisca di stanziare i fondi necessari.

«Tagliare queste risorse non è solo una scelta sbagliata dal punto di vista politico: è il segno di una profonda insensibilità istituzionale – continua Fina -. È l’ennesima dimostrazione di una sanità regionale che non riesce a garantire cure adeguate e che, anziché essere rafforzata, viene ulteriormente indebolita, scaricando i costi del proprio fallimento sulle spalle delle famiglie più fragili».

«Ci uniamo con forza al grido di dolore dei malati e dei loro familiari. È dovere dei legislatori regionali, in particolare di quelli della destra che governano la Regione, rivedere immediatamente questa decisione. Quel fondo non può finire tra i tagli per coprire un debito sanitario enorme – oltre 130 milioni di euro – generato da sette anni di cattiva gestione della destra».

«I numeri parlano chiaro: lo scorso anno, con appena 200 mila euro di stanziamento, 177 famiglie hanno potuto ottenere il rimborso delle spese sostenute. Garantire quantomeno la stessa possibilità anche per il 2026 è un dovere morale prima ancora che politico. Proprio alla vigilia dell’avvio del dibattito sulla manovra finanziaria in Consiglio regionale, è responsabilità di tutti i rappresentanti istituzionali alzare la voce e farsi carico delle istanze di chi soffre».

«Tutto questo avviene mentre la mobilità passiva cresce e sempre più abruzzesi sono costretti a lasciare la propria regione per trovare altrove cure adeguate, a causa di una sanità che arretra per qualità e quantità. Così viene messo in discussione un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione: quello a una sanità pubblica, universalistica e accessibile a tutti».

«Su questo terreno non sono ammesse ambiguità. Difendere i malati oncologici, i trapiantati e le loro famiglie significa difendere la dignità delle persone e il senso stesso delle istituzioni», conclude il senatore Pd.