28 Dicembre 2025 - 15:34:58

di Martina Colabianchi

Ancora una nuvola di incertezza e preoccupazione avvolge i lavoratori interinali dello stabilimento LFoundry di Avezzano che, dal 1° gennaio del nuovo anno, vedranno applicato un contratto di solidarietà a zero ore, con ripercussioni sui livelli occupazionali e salariali.

Nonostante l’impegno manifestato dalla proprietà cinese di mantenere la produzione ad Avezzano, promettendo investimenti per la realizzazione di nuovi prodotti, con la prospettiva di un rilancio vero e proprio nel 2027, i sindacati temono che le promesse aziendali servano solo a prendere tempo.

Attualmente, infatti, la LFoundry è caratterizzata da un utilizzo esteso degli ammortizzatori sociali per la quasi totalità delle maestranze, oltre 1.000 su circa 1.300 dipendenti, e da una significativa riduzione dei carichi produttivi dello stabilimento, dovuta anche alla contrazione delle commesse e alla riorganizzazione produttiva in atto nel mercato globale dei semiconduttori.

Sulla situazione dello stabilimento abruzzese è tornata ad esprimersi Sinistra Italiana – Avs che, «pur comprendendo la complessità gestionale dell’azienda e le pressioni esercitate dal contesto economico globale», non possono non sentirsi «vicini ai lavoratori più deboli come sono quelli interinali». «In tal senso – scrivono Fabrizio Giustizieri, segretario provinciale Sinistra Italiana e Rosalia Tangredi, referente Sinistra Italiana Area Marsica – vogliamo riporre fiducia nell’esito dell’incontro convocato tra azienda e organizzazioni sindacali per il 12 gennaio 2026, ritenuto passaggio fondamentale per la definizione di strumenti di stabilizzazione reale e di tutele occupazionali durature».

«Riteniamo infatti imprescindibile che tutte le misure necessarie siano adottate per evitare che questa fase di difficoltà si traduca in una perdita significativa di condizioni di lavoro dignitose, con ricadute negative non solo sulle singole lavoratrici e lavoratori ma su tutto il tessuto socio-economico marsicano. Siamo consapevoli dell’esigenza di una politica industriale chiara, efficace e orientata alla salvaguardia del sito produttivo di Avezzano e delle competenze ad esso collegate, considerato il suo ruolo strategico nella catena di fornitura dei semiconduttori in Italia e in Europa. Gli strumenti di politica pubblica – incluse le leve di intervento ministeriale e regionale – devono essere messi in campo con tempestività e rigore, al fine di preservare l’eccellenza produttiva e tecnologica del sito marsicano».

«In questa prospettiva – concludono Giustizieri e Tangredi – Sinistra Italiana – Avs continuerà a sollecitare tutte le istituzioni competenti, i soggetti sociali e le altre forze politiche convinti che il tema lavoro debba essere centrale nel dibattito del nostro territorio».