30 Dicembre 2025 - 16:57:46
di Beatrice Tomassi
È di questa mattina la notizia di una nuova aggressione ai danni di un poliziotto penitenziario all’interno dell’Istituto Penale per Minorenni (IPM) di L’Aquila. Da quanto riferito dai sindacati, gli autori del gesto sarebbero gli stessi due detenuti egiziani già responsabili di un episodio analogo la settimana scorsa, quando altri tre agenti furono malmenati nello stesso istituto.
L’agente colpito avrebbe riportato evidenti lividi al collo. Secondo quanto emerso, i due detenuti avrebbero divelto con un biliardino un blindato che dà accesso ai cortili.
La situazione, denunciano Mauro Nardella e Giuseppe Merola, segretari nazionali della Federazione Sindacale CNPP-SPP, appare al collasso: «Se presto non si interverrà, gli istituti penali minorili, e quello dell’Aquila in particolare, rischiano di trasformarsi in vere e proprie “università del crimine”».
Tra le misure richieste dai sindacati ci sono l’aumento degli organici, maggiori risorse, il trasferimento immediato dei detenuti più riottosi e il rimpatrio di quelli extracomunitari.
Sulla vicenda è intervenuta anche la consigliera comunale del Partito Democratico, Stefania Pezzopane:
Cosa deve ancora accadere perché le istituzioni si sveglino? – si chiede -. Le carenze di organico e logistiche, segnalate dai sindacati fin dalla riapertura dell’istituto, incidono sulla sicurezza del personale e sulla gestione dei minori», afferma.
La consigliera ricorda anche come il suo gruppo abbia già promosso un ordine del giorno in Consiglio comunale e audito i sindacati in terza commissione, e chiede ora di riconvocare la commissione per completare le audizioni della direzione dell’Istituto.
«Ogni sottovalutazione è complicità – conclude Pezzopane -. Le carenze incidono sulla sicurezza del personale e sulla gestione dei minori detenuti che hanno diritto ad un percorso serio e rigoroso di recupero».
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