14 Ottobre 2023 - 15:47:14

di Vanni Biordi

Ha un obbligo progettuale, barra morale, chi ha pensato e voluto il “Laboratorio Farnesina”, un progetto per avvicinare il Ministero della Cultura al territorio e per ascoltare il territorio, perché nel mondo è facile portare i grandi marchi, i grandi campioni della cultura italiana, lo è meno portare chi fa la cultura dal basso.

La città dell’Aquila è una delle cinque in Italia che ha ospitato all’Auditorium del Parco, questa iniziativa nell’ambito del progetto “Laboratorio Farnesina”, idee e voci per nuove strategie di promozione culturale all’estero, incontro promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. L’evento è stato realizzato in partnership con 24Ore Cultura e Gruppo24Ore

Questo laboratorio è un percorso iniziato qualche settimana fa, il 15 settembre a Torino per la precisione, e si è voluti passare per L’Aquila anche per un discorso simbolico. L’Aquila, lo sappiamo tutti, ha attraversato un decennio non facile e la cultura ha rappresentato e rappresenta tuttora una parte importante di una partenza e di una rinascita e quindi per gli ideatori del “Laboratorio Farnesina” nel momento di scegliere dove andare hanno voluto premiare anche il Capoluogo di Regione e in questo loro andare per l’Italia è bello anche avere un contatto e un momento di confronto con gli enti locali, con le amministrazioni, che sono sul territorio perché, come detto prima, si è sentito forte il desiderio di rinnovare l’offerta culturale del gruppo di lavoro di “Laboratorio Farnesina”.

“Laboratorio Farnesina” stato fatto non soltanto con un’azione che viene dall’alto o dal centro ma anche ricevendo stimoli che vengono dal quotidiano e dalle 20 regioni italiane, quindi anche per gli organizzatori dell’evento è stato bello ed emozionante essere a L’Aquila oggi in questa magnifica struttura che è l’Auditorium del Parco di Renzo Piano, una struttura bella accogliente, calda e che sia di buon auspicio per il futuro.

Lo scopo di questa iniziativa è quello di andare per i territori d’Italia e far conoscere le opportunità che la Farnesina, attraverso la Direzione per la Promozione Culturale, può offrire a chi nei suoi territori realizza e vive di arte e cultura, si ma offrire cosa? Offrire i palcoscenici nel mondo per gli Istituti italiani di Cultura dove poter portare nuova produzione culturale italiana. Quindi dopo Torino si è deciso di fare una tappa oggi siamo a L’Aquila per poi proseguire nelle prossime settimane a Bari, a Siracusa, a Bergamo per incontrare chi produce cultura, chi sviluppa cultura nel nostro territorio per offrire loro il palcoscenico internazionale.

Il patrimonio culturale italiano offre un’ampia gamma di proposte come musei, chiese, monumenti, opere d’arte e siti archeologici straordinari ma forse quella più preziosa, tra tutte le offerte, è la lingua italiana, un enorme patrimonio italiano da esportare all’estero. Intanto, la lingua italiana, non tutti sanno, è una lingua molto studiata. E sono molte le persone impegnatissime nella promozione dell’italiano all’estero. Viene fatto in diversi modi, a cominciare dai corsi che in tantissimi Paesi del mondo vengono organizzati dagli istituti italiani di cultura con le scuole pubbliche paritarie, con i lettori, con i dipartimenti di italianistica, con tutta una serie di azioni che sono finalizzate a raggiungere in maniera più diffusa possibile un pubblico che nel mondo è intenzionato a conoscere o a perfezionare la lingua italiana. E’ questo, forse, l’impegno più importante della esportazione culturale italiana perché la nostra lingua è l’architrave su cui posa la casa della cultura. La diffusione della lingua italiana è uno degli elementi e dei pilastri fondanti dell’azione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.