19 Ottobre 2023 - 10:20:39

di Tommaso Cotellessa

Te.Co – Territorio & Comunità ETS presenta la mostra fotografica Continuum, fortemente voluta dei consulenti finanziari FideuramSanpaolo Invest e IW Private Investment della provincia dell’Aquila, la cui inaugurazione è prevista venerdì 27 ottobre alle ore 17.00.

L’obiettivo della mostra non è solo quello di consolidare lo storico legame tra il Gruppo Sanpaolo e la città dell’Aquila, ma anche di aprire alla cittadinanza i nuovi spazi di Corso Vittorio Emanuele 59, dove l’Istituto risiede da oltre due anni, proponendosi come contenitore culturale al servizio degli artisti del territorio.

La mostra Continuum ospita gli scatti dei fotografi aquilani Claudio Cerasoli e Antonio Di Cecco, ed è realizzata con la curatela della casa editrice RVM HUB, il visual design di VISIVE e il supporto tecnico di VIVIAMOLAq. Il concetto di Continuum è stato elaborato dallo scrittore Alessandro Chiappanuvoli, il quale spiega:

“Il 6 aprile 2009 ha spaccato la vita degli aquilani in un prima e un dopo. Il tempo di vita degli abitanti, però, non è il tempo di vita della città. L’Aquila vive infatti un continuum temporale scandito dai secoli, segnato da rigenerazioni, catastrofi e ricostruzioni. Un continuum temporale che spesso sfugge agli abitanti, rimane loro inafferrabile; anche quando la storia nuda della città ferita sta sotto i loro occhi per anni. Vicoli, chiese, piazze e palazzi parlano per Lei, raccontano la sua vita, le stratificazioni del suo tempo continuo. A chi attraversa e vive la città ha l’occasione preziosa di ascoltare questa storia e di accedere così in una dimensione temporale altra, in un continuum identitario che, forse, può aiutare anche a ricucire la spaccatura negli animi: il prima e il dopo

Le fotografie di Antonio Di Cecco e Claudio Cerasoli dialogano tra loro e con gli spazi; i punti di vista che cambiano in un movimento sinusoidale e raffigurano tetti e panorami, dando aria e respiro, così come seguono i fili di una ricostruzione ancora in corso d’opera; che conducono a un lato più oscuro e misterioso, delimitato da barriere, finestre sbarrate e angoli che portano verso l’ignoto. La città quindi perde la sua familiarità e si mostra attraverso gli scatti di due flâneurs capaci non solo con la tecnica ma anche con “l’occhio interiore” di abbandonarsi al movimento del costruito e non ancora ricostruito; dei luoghi chiaramente abitati e da altri che dialogano con quel lontano 2009, nel tempo dell’attesa.

La mostra resterà aperta dal 27 ottobre al 25 novembre, ogni venerdì e sabato dalle ore 17.00 alle 19.30.