25 Ottobre 2023 - 09:38:03

di Tommaso Cotellessa

Nell’ambito della 78ma stagione della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” sono programmati alcuni appuntamenti infrasettimanali dedicati a generi di musica diversi, a progetti originali e coinvolgenti, con la presenza di musicisti giovani abruzzesi e non solo. Sono i concerti del Circolo Giovani Amici della Musica che prendono il via giovedì 26 ottobre all’Auditorium del Parco con inizio alle ore 18,30.

Protagonista del primo appuntamento è il pianista Jacopo Petrucci, nato a L’Aquila nel 1999, inizia lo studio del pianoforte all’età di 7 anni presso il Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila, conseguendo nel 2017 il diploma in pianoforte e nel 2022 quello di composizione. Frequenta i corsi di perfezionamento della Scuola di Musica di Fiesole sotto la guida di Andrea Lucchesini e nel 2023 ottiene il diploma nella classe di Benedetto Lupo presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Già vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali collabora stabilmente con l’Ensemble Novecento, impegnandosi in produzioni orchestrali, solistiche e cameristiche. La sua esperienza concertistica lo ha portato a esibirsi per importanti istituzioni nazionali. Ha inoltre vinto la selezione interna del Conservatorio “A. Casella” per suonare come solista con l’orchestra degli studenti sotto la direzione del M° Marcello Bufalini, interpretando il Terzo concerto per pianoforte e orchestra op. 37 di L. v. Beethoven.

Il programma del suo recital “Immagini e Arabeschi” prevede alcune pagine di due grandi autori che hanno segnato la storia di questo genere musicale particolare: l’arabesque. Il primo a realizzare un brano interamente dedicato a quello che veniva considerato poco più che uno stile ornamentale di tipo moresco è stato Robert Schumann nel 1839 con “Arabeske” per pianoforte op.18. A questa esecuzione viene affiancata la grande Fantasie op. 17 dello stesso autore, in cui la classica forma-sonata con citazioni beethoveniane viene attualizzata e resa più moderna e virtuosa. Allo stesso modo nella seconda parte del suo concerto Petrucci associa l’esecuzione dei “Deux Arabesques” di Claude Debussy del 1888-91 alla celebre Images I serie, uno dei capolavori più noti dello stesso autore che segna un passaggio epocale nella letteratura pianistica.  

Un’occasione per ascoltare e sostenere un giovanissimo pianista abruzzese di talento.