27 Ottobre 2023 - 11:02:57

di Martina Colabianchi

Auspico che il concreto appoggio della Regione Abruzzo a L’Aquila Capitale della Cultura 2026, di cui parla orgogliosamente il Consigliere Verrecchia, sia sostanzialmente e radicalmente differente da quello di pura facciata riservato alla città di Pescina lo scorso anno“.

Questo il duro incipit della denuncia di Tiziana Cucolo, direttrice del dossier presentato per Pescina candidata a Capitale della Cultura 2025. Di fatto, Cucolo dichiara che la Regione Abruzzo non avrebbe sostenuto economicamente la candidatura della città come, invece, previsto dal bando.

Alla denuncia della direttrice fa eco il Partito Democratico che, in una nota a firma Michele Fina, Francesco Piacente e Anna Paolini, esprime “rammarico e indignazione” per quanto affermato, considerandola “una triste conferma dell’approccio dell’amministrazione Marsilio: inefficaci nel governo, in costante ritardo e confusione, ma sempre pronti a rivendicare e vendere fumo“.

La nota dei dem prosegue dura:

“Come Cucolo ci auguriamo che il sostegno all’analoga candidatura della città dell’Aquila sia reale ed efficace da parte dell’amministrazione Marsilio. Quello che è certo e si può sin da ora affermare è che la questione di cui è stata vittima Pescina è solo l’ultimo, scandaloso capitolo di un libro che pare interminabile, fatto di scippi e mancanza di considerazione per la Marsica da parte dell’amministrazione regionale. Un maltrattamento nei confronti di un territorio (tra fondi sottratti alla realizzazione dell’impianto irriguo, mancanza di personale di cui soffre il tribunale, mancati sostegni e attenzione all’agricoltura colpita da calamità, scippo dei fondi PNRR per la Roma-Pescara, nessuna prima pietra dell’ospedale nuovo di Avezzano e declassamento dell’ospedale di Tagliacozzo, nessuna diminuzione delle tariffe autostradali, solo per citare alcuni tra i fatti più noti) che non ha praticamente precedenti, un vero e proprio bullismo istituzionale“.

Al Partito Democratico risponde proprio Verrecchia, capogruppo Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, chiamato in causa da Tiziana Cucolo:

La Marsica è stata bistrattata dalla sinistra quando ha governato la Regione nella precedente legislatura. I suoi esponenti politici abbiano almeno il pudore politico di fare ammenda. Su Pescina capitale della Cultura i fondi sono stati garantiti, in caso di successo, direttamente dal presidente Marco Marsilio che si presentò personalmente all’audizione presso il ministero della Cultura, come è noto. Su questo tema, tra l’altro, ho redatto un disegno di legge regionale per il comune capitale abruzzese della cultura tra i finalisti non vincitori nazionali, prevedendo un contributo economico che, auspico, venga anche votato dal Pd“.

Verrecchia passa, poi, ad elencare quanto fatto dalla Giunta Marsilio per la Marsica:

“Questa amministrazione di centrodestra, targata Marsilio, ha finalmente risolto il problema della grande incompiuta della Marsica, ossia l’interporto, addirittura garantendo anche spazi per la permanenza della Croce Rossa e della Protezione Civile. Per non parlare del nuovo ospedale, lungamente atteso, che la Marsica avrà concretamente, cioè con fondi certi ottenuti grazie al gran lavoro compiuto da Marsilio che è stato in grado di far sbloccare le relative risorse economiche nazionali che si aggiungeranno a quelle regionali, deliberate nell’ultima seduta del Consiglio regionale . Il progetto sul raddoppio ferroviario Pescara- Roma, inoltre, procede ininterrottamente con la gara europea dei primi due lotti. E ancora, i fondi per il progetto del Fucino, inizialmente stornati durante il Covid con tanto di protocollo firmato dall’allora ministro del Pd Provenzano, torneranno nella piena disponibilità del territorio, sempre grazie al presidente Marsilio, con la nuova programmazione. Sul Tribunale si sta lavorando per la nuova geografia giudiziaria che salverà in modo definitivo i tribunali abruzzesi ‘soppressi’ come già garantito pubblicamente dal ministro Nordio e dal sottosegretario Del Mastro“.

Infine – conclude ironicamente Verrecchia rivolgendosi agli esponenti del Pd –  comprendiamo i loro scomposti attacchi per l’approssimarsi del voto ma, come si suol dire, a marzo riconteremo le pecore“.