31 Maggio 2023 - 17:03:14
di Martina Colabianchi
Un importante momento di rievocazione storica e di forte impatto emotivo quello vissuto stamane, presso l’area verde del quartiere residenziale di Sant’Antonio, dove si è svolta la cerimonia per l’intitolazione del giardino a Mario De Nardis, già insignito, nel 2022, dallo Yad Vashem, l’Ente preposto per la Memoria, della più alta onorificenza civile di Giusto tra le Nazioni, per aver salvato la vita di oltre 450 persone dal regime nazista.
Hanno preso parte alla cerimonia Yaakov Billig, rappresentante di una delle famiglie sopravvissute, la figlia Anna e i pronipoti del Giusto De Nardis, Lorenzo Ferrante e Davide Pitone, gli assessori comunali alla Mobilità, Paola Giuliani, e allo Sport e Opere Pubbliche, Vito Colonna, due scolaresche del Liceo Scientifico Bafile e della scuola elementare Giovanni XXIII, il Prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, il Questore, Enrico De Simone, e le principali autorità locali.
Mario De Nardis, funzionario capo della Questura dell’Aquila durante la Seconda Guerra Mondiale, nel corso della sua carriera gloriosa fu responsabile degli ebrei internati nell’aquilano e si adoperò per proteggere le famiglie Billig, Fleischmann e Dagan, dai rastrellamenti delle truppe naziste in Abruzzo, salvandole dalla deportazione nei campi di sterminio.
Le famiglie internate a Navelli, nel 1944, vennero allertate da De Nardis del pericolo imminente di deportazione in Polonia. Incitandole, per tempo, a scappare e aiutandole a trovare rifugio nel villaggio di Carapelle Calvisio, il funzionario si assicurò che le famiglie ebree potessero sfuggire alle persecuzioni. Nel borgo aquilano, inoltre, i fuggiaschi poterono contare anche sulla preziosa collaborazione dell’allora podestà di Carapelle Calvisio, Pancrazio De Lauretis, anche lui riconosciuto Giusto tra le nazioni dallo Yad Vashem, che procurò documenti italiani contraffatti necessari alla salvezza.
A rievocare i fatti storici, nell’emozione collettiva degli invitati alla cerimonia, i racconti di Yaakov, figlio del sopravvissuto Manfred Billig, e dei pronipoti di De Nardis, Lorenzo Ferrante e Davide Pitone.
“È una giornata molto importante per me, ho incontrato il sindaco Biondi poche settimane dopo il mio arrivo a Roma e ho stretto un’importante amicizia con lui e con la città dell’Aquila – ha affermato l’Ambasciatore d’Israele in Italia, Alon Bar. Oggi è una straordinaria opportunità per elogiare la città e il sindaco per questo meraviglioso giardino e per questa importante idea di commemorare persone che, contro gli ordini e la situazione politica del tempo furono talmente coraggiosi da rischiare la propria vita per salvare altre persone”.
“Quando parliamo del periodo fascista e nazista ci focalizziamo sulle vittime ed è importante – continua l’Ambasciatore – ma lo è altrettanto ricordare coloro che furono tanto coraggiosi da salvare altre persone, che ascoltarono il loro cuore per fare la cosa giusta, e il fatto che la città dell’Aquila dedichi questo giardino alla loro memoria è molto importante per le future generazioni”.
Di future generazioni, rappresentante in questo caso dalle scolaresche presenti alla cerimonia, ha parlato anche il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi: “Abbiamo voluto intitolare questo luogo, che è uno spazio verde per le famiglie e i giovani, e che ospiterà il Villaggio della gioventù, a Mario De Nardis e lo abbiamo voluto fare con le ragazze e i ragazzi delle nostre scuole e, soprattutto, con i bimbi più giovani a cui lasciamo l’insegnamento di una persona che non rimase indifferente di fronte all’odio e che scelse la strada più difficile: quella dell’umanità”.
“Mario De Nardis, con il suo atto di coraggio, non solo ha salvato delle vite in pericolo, ma ha garantito l’esistenza di intere generazioni che, senza il suo intervento, non avrebbero potuto essere qui con noi oggi. Questo giardino, con la storia che porta incisa nella targa che gli dà nome, può essere uno dei luoghi sui quali edificare il nostro futuro“, ha sottolineato l’Ambasciatore Alon Bar nel corso del suo intervento.
Al termine della cerimonia, l’ambasciatore ha visitato Palazzo Margherita e il museo Maxxi, accompagnato dal vicesindaco, Raffaele Daniele, e dall’assessore all’Ambiente, Fabrizio Taranta.