Nota stampa del Presidente Anci Abruzzo sul Dimensionamento scolastico
09 Novembre 2023 - 17:04:22
centro della crescita del Paese, riducendo le distanze territoriali e
sociali, le scelte di applicazione rigida che il Ministero sta imponendo
e che la Regione Abruzzo, a cascata, sta effettuando in materia di
dimensionamento scolastico vanno in direzione assolutamente contraria,
prevedendo tagli di risorse preziose per il territorio delle nostre aree
interne. Lo stesso PNRR istruzione, nel prevedere una riorganizzazione
del sistema scolastico, mira a fornire soluzioni concrete alla riduzione
del numero degli alunni per classe e al dimensionamento della rete
scolastica ma non in un’ottica di tagli bensì di resilienza e di
ripresa.”
Oggi si propongono politiche che sottolineano la necessità di
rivitalizzare le aree interne, tanto da portare avanti un Ddl montagna
che stanzia importanti risorse per evitare lo spopolamento delle zone
montane introducendo anche tutta una serie di disposizioni sulle scuole
di quelle aree per evitarne l’estinzione, e dall’altro invece si
promuovono azioni che le vanno a penalizzare ulteriormente”.
Così il Presidente Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto, intervenendo sul
tema del dimensionamento delle istituzioni scolastiche, previsto
nell’ultima legge di bilancio del Governo.
Il PNRR, per quanto concerne la riforma dell’organizzazione del sistema
scolastico si pone, tra le altre cose, “il superamento dell’identità tra
classe demografica e aula, anche al fine di rivedere il modello di
scuola”.
Un passaggio che per il Presidente Anci Abruzzo invece di tradursi
nell’adozione di soluzioni volte a favorire la qualità della didattica,
anche attraverso il superamento dei criteri fino ad oggi adottati nella
formazione delle classi, si sta concretizzando in un mero taglio di
risorse economiche e professionali.
“Sono i temi che ho avuto modo di evidenziare in occasione del mio
intervento a Genova, all’Assemblea nazionale dell’ANCI, la sfida a cui
siamo chiamati oggi. Facendo mie le preoccupazioni espresse in questi
giorni da Comuni, Province, Sindacati, non posso che evidenziare la
necessità di attendere il pronunciamento in merito della Corte
Costituzionale e di chiedere al Ministero di invertire la rotta e alla
Regione Abruzzo di valutare la possibilità, almeno per l’annualità
2024/2025, di prevedere una copertura economica transitoria volta a
salvaguardare le 11 dirigenze che ad oggi andrebbero tagliate. Questo
nelle more dell’individuazione, proprio alla luce degli obiettivi del
PNRR e nell’ambito di una necessaria interlocuzione con tutti i soggetti
e il Ministero, di una diversa organizzazione del sistema scolastico”.
Il dimensionamento, soprattutto in Abruzzo, andrebbe infatti a colpire
soprattutto le aree dell’entroterra, almeno secondo la proposta avanzata
dall’Ufficio scolastico regionale e fatta propria dalla Regione nelle
more che si esprimano le Province. “In Abruzzo, a partire dall’anno
scolastico 2024/2025, è previsto il taglio di 11 dirigenze – sottolinea
D’Alberto –che si concretizzerebbe nell’accorpamento di diversi plessi
con effetti negativi sull’adeguata gestione dell’offerta formativa.”
Al contrario, per il Presidente Anci Abruzzo, “Oggi se vogliamo
combattere lo spopolamento delle aree interne che sono il cuore
dell’Abruzzo e che già vivono una carenza di servizi oggetto di
disuguaglianze territoriali, oltre alle risorse finanziarie dobbiamo
garantire misure specifiche alle nostre popolazioni, che consentano di
conservare sul territorio tutti i servizi minimi essenziali, a partire
dalla scuola. Servizi che devono essere potenziati e non tagliati in
base a un mero criterio numerico. Solo così potremo garantire su tutto
il territorio uguaglianza di diritti sociali e civili, uguaglianza di
servizi e di futuro.”