17 Novembre 2023 - 09:50:08

di Tommaso Cotellessa

Il candidato alla Presidenza della Regione Abruzzo per la coalizione di centrosinistra Patto Per l’Abruzzo, Luciano D’Amico, nella serata di ieri giovedì 16 novembre ha preso parte alla fiaccolata “Luci al buio” organizzata dalla Commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Teramo, insieme agli Assessorati alle Pari Opportunità e alle Politiche Sociali del Comune di Teramo, alla Consulta per le Pari Opportunità del Comune di Teramo ed in collaborazione con l’Associazione “Il Guscio”, di Roseto degli Abruzzi.

L’iniziativa, organizzata a pochi giorni dalla giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha avuto lo scopo di sensibilizzare cittadini e cittadine sul tema della violenza di genere e di solidarizzare con tutte le donne vittime della violenza maschile.

Tra gli altri hanno preso parte alla fiaccolata anche Stefania Di Padova, vicesindaca del Comune di Teramo e Graziella Cordone, presidente della Consulta per le Pari Opportunità del Comune di Teramo.

In questa occasione D’Amico è intervenuto sul tema della violenza di genere sottolineando l’importanza dell’impegno, sia delle istituzioni che dei cittadini, contro questa piaga.

Già il mese scorso siamo arrivati in Italia alla terribile soglia dei cento femminicidi” queste le parole del candidato del centrosinistra, il quale inoltre è intervenuto sulla vicenda del tentato femminicidio avvenuto nei giorni scorsi a Capestrano.

Siamo rimasti tutti sgomenti di quanto accaduto a Capestrano qualche giorno fa: un marito che quasi ammazza la moglie per gelosia. L’ennesimo atto di tentato femminicidio. Alla donna che è rimasta vittima di questa orribile aggressione esprimo tutta la mia vicinanza, spero di poterla incontrare una volta ristabilita. Voglio dirle che non è sola, ci impegneremo perché le istituzioni la sostengano come certamente faranno gli abitanti di Capestrano“.

D’Amico prosegue: “Bene ha fatto la Commissione per le pari opportunità della Regione Abruzzo ad avanzare un testo di proposta per una legge sui Centri Antiviolenza e le Case Rifugio che intende sostituire la precedente legge regionale del 2006. L’Abruzzo deve fare di più: in coerenza con quanto indicato nel Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne occorre sostenere un percorso strutturato in tavoli tematici e che in tale percorso i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio vengano coinvolti, quali interlocutori privilegiati per competenza ed esperienza. Il Patto per l’Abruzzo propone, prima di ogni azione politica, così come dice la nostra Carta costituzionale, la messa in sicurezza, sociale ed economica, dei ceti svantaggiati o potenzialmente discriminati. Non lasceremo indietro nessuno“.