17 Novembre 2023 - 19:07:37

di Tommaso Cotellessa

Quella di ieri è stata la giornata dello sciopero generale indetto da CGIL e UIL per manifestare contro la legge di bilancio promossa dal Governo Meloni e le politiche su lavoro messe in campo in questi mesi dall’esecutivo. L’iniziativa però a livello nazionale così come a livello locale non si è caratterizzata solamente in ottica oppositiva, ma anche propositiva al fine di reclamare l’attenzione per le lavoratrici e i lavoratori e per i loro diritti. I sindacati chiedono, in particolare, di “alzare i salari, estendere i diritti e contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani”. L’iniziativa voleva dunque promuovere un movimento “a sostegno di un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che non è solo possibile, ma necessaria e urgente”.

In Abruzzo, la manifestazione si è concentrata a Lanciano, con oltre tremila partecipanti. L’iniziativa infatti si è svolta in piazza Plebiscito, dove sono arrivate delegazioni da tutte e quattro le province abruzzesi.

Ad aprire i lavori è stato il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri. Al grido di “Adesso basta!”, slogan nazionale della mobilitazione, la manifestazione, cui hanno partecipato delegati e studenti con le loro testimonianze, è andata avanti tra interventi, striscioni e cori. Le conclusioni sono state affidate a Ivana Veronese, segretaria nazionale Uil.

“Questa piazza è bellissima. Oggi – ha detto Ranieri nel suo intervento – stanno scioperando le lavoratrici e i lavoratori di tutti i settori, pubblici e privati, contro questa legge di bilancio che è contro i lavoratori dipendenti, contro i disoccupati, contro le persone fragili, contro i pensionati. Questa piazza enorme è anche la risposta dei lavoratori al ministro Salvini che vorrebbe stabilire quando gli scioperi sono validi, mentre il diritto allo sciopero è garantito dalla Costituzione. Con questo sciopero vogliamo indicare che un altro Paese è possibile, che un altro modello di sviluppo è possibile. Vogliamo chiedere rispetto per le lavoratrici e i lavoratori, per quelli che lo sono stati (le pensionate ed i pensionati), per quelli che oggi lavorano e per i disoccupati, per i lavoratori di domani, per gli studenti, che protestano con noi per un futuro migliore”.

“Le lavoratrici e i lavoratori sanno bene di far parte di una storia comune, ben conoscono l’importanza dello stare insieme e della lotta per difendere i diritti. Questo è il sindacato e questo è il patrimonio della classe lavoratrice, un patrimonio di valori da non disperdere, anzi, da rigenerare perché questa è la parte sana del Paese, questa è la parte giusta. E allora – ha concluso il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise – non ci fermeremo, uniti nella lotta per riconquistare i nostri diritti”.

Alla manifestazione ha preso parte anche la politica, a Lanciano infatti fra i manifestanti erano presenti anche il Senatore del Partito Democratico Michele Fina, il candidato Presidente della Regione Abruzzo della coalizione Patto per l’Abruzzo Luciano D’Amico e il capogruppo del Movimento 5 stelle in consiglio regionale Francesco Taglieri.