04 Dicembre 2023 - 12:09:40
di Redazione
“Per la ricostruzione del teatro comunale si brancola nel buio. Neppure oggi è emerso nulla, perché alcuni degli enti preposti ad illustrare lo stato dell’arte del teatro, in particolar modo Segretariato regionale Mic e Soprintendenza, non si sono presentati in commissione, senza neppure giustificare l’assenza”.
Lo ha afferma il consigliere comunale del Passo Possibile Alessandro Tomassoni, a margine della V commissione Garanzia e controllo convocata su input del suo gruppo consiliare per fare luce sulla ricostruzione del teatro comunale e del teatro San Filippo.
Alla commissione presieduta dal consigliere Stefano Palumbo, erano presenti, oltre al vicesindaco Raffaele Daniele, i delegati del Provveditorato alle Opere pubbliche di Lazio, Abruzzo e Sardegna e del Genio Civile, componenti della conferenza dei servizi permanente sul teatro comunale.
L’ingegnere Lia Tarola del Genio Civile ha precisato che nel corso dell’ultima seduta della conferenza permanente del 1 marzo scorso, “a seguito dell’esame della documentazione progettuale, è emersa la necessità di aggiornamento del progetto alle vigenti norme tecniche per le costruzioni del 2018, per cui da parte del Genio civile la richiesta è stata quella di aggiornare il progetto alle norme”. “Ad oggi – ha aggiunto – Non abbiamo notizie in tal senso. Abbiamo espresso questa posizione ma non sappiamo altro sul teatro comunale”.
A fare il punto, anche l’ingegnere Chiara Fioretti delegato dal Provveditorato e segretario della conferenza dei servizi permanente.
“In merito all’adunanza del 1 marzo, è stata richiesta l’attivazione della conferenza permanente del teatro comunale a seguito dell’aggiornamento del progetto esecutivo alle norme tecniche per le costruzioni del 2018. In quella sede si è deciso di non approvare il progetto esecutivo perché le carenze strutturali rappresentante in sede di conferenza non permettevano l’approvazione con prescrizioni. Da allora il progetto avrebbe dovuto essere aggiornato e nuovamente presentato in conferenza per l’ottenimento dei pareri”.
Palumbo e Tomassoni hanno sottolineato “la gravità dell’assenza degli enti preposti, come accaduto già in occasione della precedente commissione convocata sul teatro”.
Nei giorni scorsi, il sindaco Pierluigi Biondi è intervenuto sulla ricostruzione del teatro, spiegando che mancano all’appello 5 milioni per il completamento dei lavori e che il progetto è in corso di verifica e validazione. Il sindaco ha inoltre precisato che i lavori, oggi di competenza del Segretariato, torneranno presto in capo al Comune che diventerà così stazione appaltante dell’intervento. Biondi ha aggiunto infine di aver avuto già due incontri al ministero per velocizzare l’iter per l’assegnazione dei fondi. L’intervento del sindaco è arrivato a seguito delle dichiarazioni dell’attore Leo Gullotta che, in occasione del suo spettacolo al ridotto, ha evidenziato con rammarico l’inagibilità del teatro comunale a 14 anni dal terremoto.
“In risposta al sindaco – ha aggiunto Tomassoni – Voglio sottolineare che questa non è una commissione di inchiesta, ma uno strumento legittimo per fare luce sullo stato dell’arte dei lavori dei due teatri che a 14 anni dal sisma restano chiusi, con danno alla socialità ma anche allee associazioni culturali, costrette a operare nei piccoli spazi del ridotto. Si pensi che le grandi produzioni teatrali continuano a non venire qui, proprio perché non abbiamo un teatro”.
“Il sindaco ha detto che mancano i fondi – ha proseguito Tomassoni – Allora ci chiediamo perché non siano intercettati i fondi Pnrr per sostenere i luoghi della cultura in Abruzzo, con preciso riferimento a ristrutturazione, riqualificazione ed efficientamento energetico di cinema teatri e musei? Ci chiediamo inoltre quali somme sono ancora disponibili in cassa delle delibere cipe 112 /2017 e cipes 52/2021 e a che punto sia il progetto”.
Il presidente di commissione Palumbo ha puntualizzato “come si sia persa un’occasione per fare luce su un argomento importantissimo per la vita culturale, sociale ed ecomonomica della città”.
Il consigliere Enrico Verini ha poi sottolineato come sia impensabile che, “a 14 anni dal sisma, non si sia in grado neppure di fornire alla città un orizzonte temporale di fine lavori”.
Il consigliere Fabio Frullo ha infine precisato che “il ruolo marginale del Comune nella delicata vicenda dei teatri”. “Ritengo anch’io che sia importante conoscere i tempi – ha concluso – Tuttavia l’amministrazione e in questo caso il vicesindaco Daniele, non hanno competenze tecniche per poterci dare delle risposte”.