06 Dicembre 2023 - 09:19:52
di Redazione
“Sono d’accordo con l’idea di internalizzare i 30 oss delle cooperative, figure che rispondono ai criteri individuati dalla Legge del 30 Dicembre 2021 n.234 e che dovrebbero essere inclusi nei meccanismi di reinternalizzazione come le altre unità di personale sanitario, tuttavia mi sono astenuto dal votare la risoluzione perché sono dell’avviso che il processo di reinternalizzazione dovrebbe non essere circoscritto solo a tale contingenza ma riguardare anche una programmazione più ampia, con cui lavorare in prospettiva per risolvere l’annoso problema del precariato della Asl n. 1 L’Aquila Avezzano Sulmona, che negli anni è stata, tra le Aziende sanitarie abruzzesi, quella più incisa da questa problematica”.
Lo afferma Il consigliere regionale Americo Di Benedetto in relazione al suo voto di astensione sulla risoluzione n.93/V presentata in V Commissione Consiliare “Salute, Sicurezza Sociale, Cultura, Formazione e Lavoro” proposta dai consiglieri Santangelo, La Porta e Scoccia.
Il consigliere propone l’apertura di un tavolo permanente, “nonostante siano prossime le elezioni regionali, in modo da poter lavorare seriamente su questo delicato tema che riguarda da vicino non solo tutti i precari del servizio sanitario, con ciò valorizzando senz’altro la professionalità acquisita da tutti il personale che ha prestato servizio durante la pandemia da Covid 19, ma anche per i cittadini/utenti che auspicano un rafforzamento strutturale dei servizi essenziali di riferimento, recuperando principalmente le lunghe liste d’attesa per vedersi evasa una visita”.
“Quindi mi trova d’accordo internalizzare i 30 oss, ma nello stesso tempo ritengo imprescindibile aprire una discussione reale e più ampia anche sulle criticità di tutte le tipologie di lavoratori della Sanità, e quindi quelli a tempo determinato, gli interinali, i dipendenti delle cooperative,anche se, viste le imminenti elezioni regionali, non ci sono i tempi per rispondere loro nel breve periodo, ci sono quanto meno per dire loro se la soluzione delle loro problematiche lavorative sia concretamente tra le priorità nei programmi di coloro i quali si candideranno come prossimi rappresentanti della Regione Abruzzo”, sottolinea ancora.
“Torno a dire – conclude – non possiamo permetterci di risolvere nello stesso ambito alcune situazioni ed altre no, la politica deve assumersi le proprie responsabilità, deve essere equa e deve dare una speranza a chi, nessuno escluso, (quindi amministrativi, manutentori e servizi accessori, OSS e infermieri, e altre figure sanitarie) per tanti anni ha dato anima e cuore ad una struttura che fa un servizio importantissimo in quanto si dedica alla salute dei cittadini. Se la partenza è questa credo che valga poco, molto poco”.