14 Dicembre 2023 - 09:41:19

di Martina Colabianchi

L’USB lavoro privato di Chieti/Pescara e L’Aquila/Teramo hanno aderito allo sciopero nazionale del settore Trasporto Pubblico Locale di ore 24 (ventiquattro), garantendo i servizi nelle fasce orarie previste dalla legge, per il giorno 15 dicembre 2023 proclamato da USB lavoro privato nazionale in prima battuta per il 27 novembre e poi spostato al 15 dicembre a seguito dell’ordinanza del ministro Salvini che aveva ridotto di imperio lo sciopero a sole 4 ore. 

Anche in questo caso il ministro ha emanato il provvedimento “ignorando completamente il parere della Commissione di garanzia sugli scioperi che lo ha invece ritenuto legittimo e rispettoso della legge 146/90, la più restrittiva d’Europa in materia“, scrive il sindacato che, ritenendo inaccettabile quello che definiscono un “attacco al diritto di sciopero“, ha comunicato a Salvini che “ignorerà l’ordinanza emessa il 13 dicembre, dopo che aveva tentato di mettere in piedi una mediazione tardiva e generica che le parti datoriali hanno seccamente respinto“.

L’USB si farà carico delle eventuali sanzioni illegittime, che il ministro ha annunciato e che verranno impugnate nei Tribunali, accollandosi la responsabilità della scelta politica di disobbedienza. L’Organizzazione ha anche fatto un ricorso d’urgenza al TAR per chiedere la sospensiva del provvedimento ma che purtroppo arriverà postuma dati i tempi stretti“.

Invece di fare propaganda sarebbe il caso di affrontare e risolvere i problemi dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale, – proseguono – in sciopero per i seguenti validi motivi che sono totalmente ignorati dalle parti datoriali e dal governo:

· il libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali;

· il superamento dei penalizzanti salari d’ingresso garantendo l’applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neo assunti; 

· la necessità di modificare l’ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato;

· la sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione del reato di omicidio sul lavoro;

· il salario minimo per legge a 10 euro l’ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato;

· una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra le OO.SS. e le associazioni datoriali di categoria;

· blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per tutti i servizi pubblici essenziali.

Anche a livello regionale lo sciopero è da ritenersi confermato non arretrando di un centimetro“, concludono.

Sciopero plant Stellantis di Atessa

Nella stessa giornata, i sindacati USB e SLAI COBAS dichiarano sciopero in tutto il plant Stellantis Europe di Atessa.

Motivo dello sciopero, le tante situazioni di pericolo per i lavoratori che “si verificano con allarmante frequenza“.

Abbiamo più volte denunciato – si legge nel comunicato – le criticità, anche scioperando, cercando di stimolare una presa di coscienza su una realtà che non rientra più nella normalità“.

“La lunga serie di episodi di insicurezza dovrebbe davvero lasciare attoniti: motori caduti dall’alto, principi di incendio, allagamenti, quadri elettrici che rischiano di folgorare personale addetto alla manutenzione, pinze che si sganciano in lastratura ed ultimo della serie, nella mattinata di mercoledì 13 dicembre un altro gravissimo episodio: la rottura della catena che trasporta le scocche del furgone sulla linea della UTE 7 montaggio (sottoscocca) ha provocato la traslazione in modo anomalo e singolare in un punto di discesa diverse scocche provocando il ferimento di un lavoratore e tanto spavento tra gli operai adiacenti”.

Non è più rinviabile affrontare i problemi di sicurezza e gli RLS “abusivi”, – continuano – non rieletti dai lavoratori da ben 10 anni, devono prendere atto del loro fallimento su tutti i fronti dimettendosi e lasciando scegliere agli operai attraverso libere e democratiche votazioni i rappresentanti dei lavoratori della sicurezza“.

Quanto a Stellantis deve avviare immediatamente dei controlli preventivi e programmare ciclici investimenti necessari per rendere più moderne e sicure le officine“, questa l’ulteriore richiesta di sindacati e lavoratori.

Lo sciopero, in programma per venerdì 15 dicembre, sarà così organizzato:

TURNO B E CENTRALE DALLE ORE 09:15 ALLE 11:15

TURNO A DALLE ORE 18:15 ALLE ORE 22:15 

TURNO C DALLE ORE 01.45 ALLE ORE 05:45 (SABATO 16)