18 Dicembre 2023 - 10:53:58

di Redazione

“E’ l’ennesima sciagurata scelta politica, quella di realizzare un asilo nido in Fossatillo con fondi Pnrr per il potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione”.

Lo afferma la minoranza del Comune di Cagnano Amiterno segnalando come la scelta dell’amministrazione guidata dal sindaco Iside Di Martino appaia “incomprensibile”.

“Qualcuno dovrebbe far notare al sindaco che su circa 8000 comuni in Italia, secondo l’Istat Cagnano già occupa gli ultimi posti in termini di natalità (7245° posto su 7901 Comuni) e in termini di tasso di crescita (7605° posto su 7901 Comuni;  meno 33% su base nazionale), e vanta una percentuale media di natalità dello 0,26 %, cioè ogni anno, su 1000 abitanti, a Cagnano nascono meno di 3 bambini – aggiungono – E il Sindaco sceglie di costruire un asilo. Tanto basterebbe per proporre al sindaco una profonda introspezione sull’opportunità delle sue scelte, ma continuando l’analisi e spaziando un po’, si osservano altre stranezze da segnalare”.

“L’attuale scuola di Fossatillo dirimpettaia del realizzando asilo, non utilizza più il secondo dei suoi due piani, perché a causa dello spopolamento degli ultimi anni non serve più, essendo sufficiente il primo piano per ospitare i pochi alunni rimasti in paese – prosegue il consigliere Graziano Santucci – Non è quindi difficile comprendere che il nuovo asilo ben poteva essere collocato al secondo piano della scuola esistente, e dedicare i fondi Pnrr ad altro ricordando anche che si tratta di prestiti europei che le future generazioni dovranno restituire! Evidentemente la squadra di maggioranza non è stata così lungimirante. Lo spopolamento che affligge i nostri territori a Cagnano assume dimensioni particolarmente gravi. Purtroppo ben poco (quasi nulla a dire il vero) è stato fatto con la ricostruzione post-sisma 2009 e 2016 ferma al palo da sempre e senza prospettive di rilievo per il futuro;  i servizi al cittadino sono un miraggio e la rete internet non è presente sull’intero territorio ma solo in alcune parti, né con l’Adsl che pur sarebbe manna celeste, né con la fibra, di cui ormai tutti i comuni limitrofi si sono da tempo dotati”.

“Perfino gli autobus provenienti da Capitignano, Montereale ed Amatrice, non hanno più il piacere di far visita quotidiana a Cagnano, visto che con l’apertura della superstrada e la realizzazione della nuova rotatoria la loro uscita verso il paese sarebbe impedita da problemi tecnici che ne ostacolano il transito in sicurezza – aggiunge – Ultima in ordine temporale, anche l’agenzia della Banca di Credito Cooperativo che aveva sede a S. Giovanni, ha lasciato il territorio comunale arrecando non pochi disagi all’intera comunità, in considerazione del fatto che anche lo sportello bancomat risulta ormai disattivato e senza una previsione di riattivazione. A questo punto, in mezzo a tanta desolazione che non fa altro che continuare ad allontanare i cittadini, ci vorrà spiegare il Sindaco quale sia la linea di sviluppo che ha pensato (se l’ha pensata) per il Comune amministrato o, in subordine, se si sia quantomeno posta il problema che ogni iniziativa debba trovare coerenza con una “linea di sviluppo” programmata, visto che a Cagnano nasceranno, almeno nelle pre(visioni) del sindaco, un asilo comunale, che però farà concorrenza alla scuola comunale al di là della strada”.

“Un importante centro polivalente (progetto IFA) a cento metri di distanza, con tanto di stanza del sale, piscina, auditorium, che però risulta un cantiere abbandonato da anni e anch’esso senza prospettive se non le sterili, allo stato dei fatti, dichiarazioni che sempre sentiamo in consiglio comunale sulla ripresa dei lavori – sottolinea – Un agricampeggio a Cascina, su cui si continuano ad investire soldi pubblici nonostante negli ultimi 40 anni non sia mai riuscito finanche a partire, e giace oggi alla stregua di una cattedrale nel deserto;  una poco opportuna pista ciclabile che sfiora il 10 % di pendenza che collega San Giovanni a Corruccioni,  proprio alle porte del tanto criticato impianto CSS nel cementificio, di cui tra l’altro si attendono da anni i risultati ambientali delle centraline di monitoraggio fatte istallare del comune, tanto annunciati ma mai divulgati”.

“Chiaramente con queste prospettive le famiglie continuano a lasciare il Comune per carenza di stimoli, assenza di prospettive di sviluppo e povertà di servizi, e non ci rimane che tornare a chiedere al Sindaco a cosa serva questo nuovo asilo nido – incalza il consigliere Santucci – Proprio per supportare questa maggioranza così distratta, nel febbraio 2022 egli stesso propose in Consiglio comunale la costituzione di una commissione straordinaria sul PNRR, con compiti di impulso e orienting al Consiglio, raccolta e sintesi dei contributi di cittadini, associazioni e stakeholders in generale, con particolare attenzione al terzo settore. Scontato purtroppo rammentare come la proposta fu bocciata dalla maggioranza, con la promessa però del Sindaco Iside di Martino che avrebbe condiviso con la minoranza tutti i progetti del Pnrr”.

“Altrettanto scontato evidenziare che la promessa non ha avuto alcun seguito, mai un incontro, mai una condivisione, mai una riflessione comune, mai un invito – conclude – La crisi di identità di questa Amministrazione, inadeguata a gestire la cosa pubblica, specialmente in questo momento così importante e strategico per le aree interne, dovrebbe far riflettere il Sindaco, ed ognuno dei suoi, che fare un passo indietro e rimettere la parola agli elettori sia forse la scelta più coerente, quantomeno sintomo di amore per la cittadinanza”.