22 Dicembre 2023 - 18:15:45
di Martina Colabianchi
Prosegue lo scontro tra l’Amministratore Unico di AFM Alessandra Santangelo e la sigla sindacale Cisal dopo che, nei giorni scorsi, quest’ultima aveva denunciato che l’azienda non avrebbe mai pagato ai dipendenti l’assistenza sanitaria integrativa prevista dal 2008.
A rispondere alle accuse del sindacato è proprio la diretta interessata che era stata invitata, da Cisal, a scusarsi pubblicamente con i lavoratori.
“Nel pomeriggio del 19 dicembre si è tenuta una riunione sindacale regolarmente convocata dall’AFM, a cui erano invitate le varie sigle sindacali tra cui la Cisal provinciale e le Rsu aziendali ad essa aderenti. Sia la Cisal che le Rsu non si sono presentati alla riunione – scrive Santangelo -. Al termine della riunione, che si è svolta in una modalità estremamente costruttiva, apprendiamo della pubblicazione su un quotidiano on line di un comunicato con cui la Cisal attacca l’AFM ed il suo Amministratore unico sui temi dell’assistenza sanitaria integrativa e dei buoni pasto. Se la Cisal o le RSU che alla stessa fanno riferimento avessero partecipato alla riunione, avrebbero avuto più chiare e precise informazioni su tali temi e avrebbero avuto la possibilità di confrontarsi sugli stessi“.
“In merito all’assistenza sanitaria integrativa, l’Amministratrice ha rilevato due settimane fa, a seguito di un controllo interno, che la stessa non era applicata per i due contratti ed ha disposto un conseguente intervento di immediata regolarizzazione di tale posizione. E’ vero che l’assistenza sanitaria integrativa, come dice la stessa Sig.ra Vespa è prevista dal contratto Assofarm dal 2008 (e dal 2014 dal CCNL Uneba). Quindi in un arco di circa quindici anni durante i quali ben tre presidenti/amministratori unici si sono avvicendati senza verificarne l’applicazione né nei numerosissimi confronti sindacali intercorsi in tale periodo i quadri/dirigenti dell’attuale Cisal hanno rilevato il problema. L’Attuale amministratore unico lo ha fatto, ritenendo i diritti dei lavoratori incomprimibili”.
“La Cisal avrebbe quindi saputo, partecipando alla riunione sindacale, che l’Azienda ha già proceduto a regolarizzare le posizioni dei dipendenti sin dal 01/01/2024 o, laddove previsto per alcuni fondi o categorie di lavoratori, da dicembre o settembre 2023 – continua, ancora, l’Amministratore di AFM -. Inoltre l’azienda ha previsto la garanzia dei diritti individuali dei singoli dipendenti per gli anni precedenti nei modi previsti dal contratto“.
“Al netto delle invettive verso l’amministratore unico e l’approfondimento sulle genealogie politiche che caratterizzano il livello di chi le afferma e tradiscono una maggiore passione verso temi politici anziché sindacali, la Cisal continua a disarticolare il normale confronto sindacale facendo precedere direttamente lo scontro alla proposizione di piattaforme ed il conseguente incontro/confronto ed eventuale accordo o scontro. Quanto questo possa essere proficuo per lavoratori e datore di lavoro lo vedremo. Per il momento assistiamo con interesse a questo esperimento di “futurismo” sindacale. Marinetti ci perdonerà“, conclude Santangelo.
Pronta la replica di Cisal:
“La Santangelo, invece di scusarsi con i dipendenti per il danno arrecato da anni per non aver pagato loro L’Assistenza Sanitaria, attacca il Sindacato che ha fatto emergere questa gravissima situazione. Ricordiamo a questa persona, nominata per parentela, che nonostante cerchi di svicolare attaccando la Cisal ed i dipendenti per mascherare le proprie magagne, il nostro Sindacato è stato scelto dalla stragrande maggioranza dei lavoratori della Afm Spa“.
“Tenendo conto della rabbia e dello sconcerto che l’atteggiamento dell’A.U. sta generando nei lavoratori, terremo assemblee congiunte tra settore farmaceutico e polo pedagogico per organizzare ogni forma di protesta. Marinetti ci perdonerà per questo“, conclude il sindacato.