23 Dicembre 2023 - 11:08:39
di Martina Colabianchi
“Il sondaggio Winpoll sulle elezioni regionali in Abruzzo smentisce clamorosamente la grande macchina della propaganda della destra che ha provato a far passare l’idea, a livello nazionale come a livello locale, che ci fosse un ampio distacco“.
È quanto afferma il senatore abruzzese e tesoriere nazionale Pd Michele Fina in merito ai risultati del sondaggio svolto da Winpoll, e commissionato dal Pd Abruzzo, sulle preferenze politiche degli abruzzesi in vista delle consultazioni regionali del prossimo anno. Il periodo delle interviste è stato quello intercorso tra il 18 e il 22 dicembre, 1000 il numero totale degli intervistati.
Lo studio, come commentato da Fina, certifica “un testa a testa tra Marsilio (50,08%) e Luciano D’Amico (49,2%)“, mentre il 35% è ancora incerto su chi votare, ma aiuta anche ad individuare quali sono, per i cittadini abruzzesi, i settori politico-sociali-economici su cui è prioritario intervenire: in testa la sanità, seguita dalla manutenzione delle strade regionali e il lavoro. “Il disastro della sanità regionale – commenta Fina in proposito – fa collocare ampiamente al primo posto dei problemi indicati dalle persone l’ansia per la propria salute che si accompagna purtroppo sempre più spesso alla rinuncia alle cure“.
Tornando ai due contendenti, il sondaggio si sofferma poi sul gradimento dell’operato di Marsilio nel corso del suo mandato. “Molti più cittadini e cittadine abruzzesi bocciano, – dichiara sempre il senatore dem – come indicato sempre anche dai sondaggi del Sole 24 ore, l’operato della Giunta Marsilio“. Se si guarda alle percentuali del sondaggio, infatti, sommando chi giudica il lavoro svolto da Marsilio “più male che bene” e chi “molto male” si arriva ad un 37%, mentre la parte che ritiene abbia agito “molto bene” e “più bene che male” si attesta sul 28%. Il restante 38%, invece, giudica “né male né bene” il lavoro svolto dal governatore uscente.
Un altro dato interessante è quello relativo a quanto i cittadini abruzzesi conoscano i due candidati. Ovviamente tutti conoscono Marsilio mentre, come detto da Fina, “ancora solo 6 abruzzesi su 10 conoscono D’Amico quindi, con ancora molte settimane davanti a noi, possiamo far conoscere ed apprezzare Luciano. D’altra parte già adesso D’Amico è molto più stimato di Marsilio tra coloro che li conoscono“. Infatti, ad un quesito che recitava: “le elenco i nomi di alcuni esponenti di spicco della sua regione. Mi può dire per ognuno di questi quanta fiducia ha in loro?“, D’Amico con un 60% supera Marsilio che si ferma al 50%.
Per quanto concerne i partiti politici, “il Pd cresce rispetto alle elezioni politiche e le forze della grande coalizione che si è formata sommate tra loro superano quelle della destra al governo. Tutto questo noi lo abbiamo percepito tra le persone in queste settimane e adesso è confermato da un istituto demoscopico. Ne traiamo coraggio e forza nella competizione per il bene dell’Abruzzo che nei prossimi giorni entrerà nel vivo“, conclude Fina.
“Il sondaggio Winpoll rileva una situazione di equilibrio nella competizione tra i candidati alla Presidenza della Regione“: lo dichiara Daniele Marinelli, segretario del Partito Democratico abruzzese.
Per Marinelli “è totalmente smentita la convinzione della destra di trovarsi in una situazione di considerevole vantaggio. Se a questa situazione di partenza sommiamo l’evidente insoddisfazione per il governo Marsilio, la preoccupazione generale sul tema chiave costituito dalla sanità, la circostanza che Luciano D’Amico sia ancora meno conosciuto ma in costante ascesa attraverso le sue idee e le sue qualità, arriviamo al quadro di una contesa che è per l’Abruzzo una straordinaria opportunità. Di mandare a casa una destra incapace, interessata solo al tornaconto del potere e del sostegno degli interessi di partito, di avere una Regione governata con la bussola esclusiva dello sguardo al futuro e dei bisogni e delle priorità delle cittadine e dei cittadini“.
“La competizione è molto aperta, – scrive in una nota il Patto per l’Abruzzo a commento del sondaggio – ed è indicativo che lo sia in una fase in cui il nostro candidato è naturalmente meno conosciuto del suo avversario, che viene da cinque anni di guida dall’amministrazione regionale. Molto poco apprezzata, ma questo come detto lo avevamo già registrato. Che il tema della sanità sia in testa alle preoccupazioni dei cittadini a pochi giorni dall’approvazione di una rete ospedaliera spacciata per rivoluzionaria la dice lunga sulla fiducia che gli abruzzesi nutrono per questo passaggio“.
“La rilevazione ci dà, anche esaminandone gli esiti nel dettaglio, – proseguono – un ottimo segnale sulle potenzialità e sulle possibilità della figura del professor D’Amico e sulla scelta delle nostre forze politiche e civiche di sostenerlo assieme. Spetta a noi proseguire con coerenza ed energia sulla strada del sostegno e dell’elaborazione. La campagna elettorale si preannuncia dura e impegnativa, ma anche stimolante e appassionante. Una sfida a fare emergere le nostre idee, una concreta possibilità di mandare a casa un’amministrazione regionale, quella di Marsilio, fallimentare“.
Per Saverio Gileno, segretario regionale dei Giovani Democratici Abruzzo, il sondaggio “dimostra che la partita per le elezioni regionali del 10 marzo è apertissima: le e gli abruzzesi riconoscono il fallimento di Marsilio e apprezzano (60%) Luciano D’Amico. Il 35% è ancora indeciso, tra Marsilio con il centrodestra e Luciano D’Amico con il Patto per l’Abruzzo il 49,2% sceglierebbe D’Amico“.
“Un dato che ci conferma le sensazioni di queste settimane, c’è entusiasmo e voglia di cambiamento per l’Abruzzo – prosegue -. Davanti le scuole e le università, nelle strade ed alle tante iniziative tematiche sempre più persone e soprattutto i giovani apprezzano Luciano D’Amico, la sua competenza, passione e volontà di dare futuro alla nostra regione. Il disastro di Marsilio è confermato: per ultimo anche quest’anno oltre 2.000 idonei non beneficiari, studentesse e studenti che vengono abbandonati senza borsa di studio; con Luciano D’Amico il primo obiettivo sarà rendere effettivo il diritto allo studio e attrattiva la nostra regione“.