30 Dicembre 2023 - 10:53:21

di Redazione

“La notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio si trasforma costantemente in un incubo per tutti coloro che possiedono animali domestici, per chi si trova in situazioni con bambini particolarmente sensibili e per chi comprende che a rischio non sono solo cani e gatti gestibili in casa ma soprattutto tutti gli altri animali presenti sul territorio”.

Lo afferma Monica Pilolli, responsabile della sezione aquilana per la Leal Lega Antivivisezionista

“Animali selvatici, cani e gatti randagi, animali detenuti nelle stalle, cani costretti a catena all’esterno o lasciati incustoditi su balconi e giardini, uccelli e tutti gli altri esseri che vivono normalmente nel nostro circondario, che possono essere investiti, morire di crepacuore o causare anche danni gravi se messi in fuga spaventati e vaganti per le strade. Sono a rischio inoltre tutti quei bambini, quei soggetti in età evolutiva  con particolari sindromi e ipersensorialità riguardo stimoli uditivi molesti, che possono generare reazioni incontrollate, attacchi di panico fino a causare danni a se stessi e ai familiari che li circondano”, prosegue la responsabile Leal che da logopedista si occupa proprio della riabilitazione di bambini con situazioni delicate. 

“Impensabile che nel 2023 l’ignoranza sia a livelli così estremi da ritenere accettabile  causare morte e dolore  per divertimento malsano e deviato di qualcuno. Soprattutto in prossimità dei Progetti Case e nella zona a est della città tra Sant’Elia e Paganica, si rilevano situazioni al limite della guerriglia, con esplosioni e fuochi pirotecnici da sagra che dovrebbero essere gestiti soltanto da professionisti a grande distanza dalle abitazioni e con delle unità di pronto intervento per emergenza nei paraggi, per cui sarebbe opportuno eliminare eventuali agevolazioni economiche agli affittuari visto che i più hanno risorse da sprecare in fumo e terrore, designando inoltre un responsabile di zona che individui i trasgressori e commini le dovute denunce e sanzioni – aggiunge – I sequestri della Guardia di Finanza in corso in queste ore di corpose quantità di ordigni illegali e non ordinari, detenuti tranquillamente e venduti da locali attività commerciali, come appreso dai media,  dovrebbero già  far alzare il comune livello di allerta sociale sul sottobosco  criminogeno nella nostra città comunemente accettato come normale divertimento”.

“Evidenziamo che le amministrazioni locali sono costantemente carenti in tema di sensibilizzazione e informazione alla cittadinanza – specifica la Pilolli – Sollecitiamo pertanto il sindaco a comunicare nuovamente a mezzo stampa un richiamo celere sull’ordinanza di  divieto permanente che vige nel nostro territorio, specificando chiaramente la procedura che i cittadini devono seguire per ottenere l’ immediato intervento della forza pubblica presso strutture e abitazioni di chi stia attentando all’incolumità  umana e animale con comportamenti incivili e  pericolosi. Occorre garantire sufficienti mezzi e uomini alle forze dell’ ordine che non riescono puntualmente a fronteggiare le centinaia di chiamate da ogni angolo della città trasformata in assetto di guerra,  per cui  sarebbe auspicabile perfino un presidio capillare da parte dell’ esercito, senza aspettare che ci scappi il morto per parlare poi di emergenza inattesa. Inutile fare ordinanze se i cittadini rispettosi e civili, che devono pensare a tutelarsi invece di stare sereni con le proprie famiglie, non sono messi in condizione di effettuare segnalazioni efficaci e le chiamate ai vigilanti deputati risultano disattese per insufficienza di uomini e mezzi”.

“Il nostro ufficio legale coordinato dall’avvocato Aurora Loprete resta comunque sempre a disposizione di tutti i soci per indicazioni ed eventuali azioni da intraprendere in caso di eventi critici”, conclude Pilolli.