04 Gennaio 2024 - 17:57:02
di Martina Colabianchi
“L’amministrazione comunale ha deciso di tirare dritto sul progetto del nuovo polo scolastico di Collemaggio che, nelle intenzioni, dovrebbe ospitare circa 1000 studenti della ex De Amicis, della Carducci e dell’infanzia di San Bernardino nell’area collinare che si trova tra il canile sanitario e il complesso Rotilio“.
Così il Partito Democratico aquilano che, in una nota, fa riferimento al progetto, approvato dalla Giunta comunale il 21 dicembre scorso, relativo al nuovo polo scolastico che dovrebbe sorgere all’interno dell’area dell’ex ospedale psichiatrico a Collemaggio.
“Se tutto dovesse filare liscio, senza intoppi, – proseguono i dem – e se la direzione regionale dei Beni culturali dovesse decidere, in tempi brevi, di sciogliere il vincolo che grava sull’area, studentesse e studenti entrerebbero nelle nuove scuole non prima del 2030, a 21 anni dal terremoto“.
“Sorvolando, almeno stavolta, sul fallimento dell’amministrazione Biondi che, pur avendo indicato la ricostruzione dell’edilizia scolastica come una priorità già nel 2017, in 7 anni non ha inaugurato neanche una scuola, se non gli edifici di Pettino e Arischia la cui ricostruzione era stata avviata dall’amministrazione di centrosinistra, torniamo a chiedere al sindaco e alla sua Giunta di aprire un confronto con la città sulla futura localizzazione delle scuole“.
Da qui, la proposta di “un tavolo permanente con presidi, docenti, genitori e studenti, alla presenza degli Enti preposti“.
“Oltre gli evidenti problemi di viabilità che porrebbe la localizzazione delle tre scuole a Collemaggio, – proseguono – e al momento non vengono indicate soluzioni, concentrare 1000 studenti in quell’area la renderebbe viva solo negli orari scolastici, privando al contempo il centro storico e altri quartieri della vita che ruota attorno alla scuola. Riteniamo necessario, al contrario, che si ‘diffondano’ le scuole sul territorio quale vero e proprio elemento rigenerativo urbano, tanto del centro storico – dove è imprescindibile collocare almeno un ciclo formativo, dall’infanzia alla secondaria di primo grado – quanto dei quartieri periferici, dentro un progetto urbanistico compiuto“.
“E non si dica che non è possibile ricostruire scuole sicure in centro: è una bugia! Anzi, le scuole rappresentano una funzione di base essenziale, fondamentale in un centro storico, a meno di non voler condannarlo ad una mera vetrina commerciale. Ma è proprio questo che manca, un progetto urbanistico compiuto: la fallita rifunzionalizzazione dell’ex opg di Collemaggio, con la volontà di costruire altri edifici senza che si sia trovata una vocazione per quelli esistenti, ne è una evidenza concreta”.
“Come per altre vicende urbane cittadine, si sta procedendo con interventi spot, o peggio ‘on demand’, a chiamata, senza un progetto completo, d’insieme, che potrebbe rivitalizzare un’area preziosissima. Non è questione ‘di parte’: bisogna dire basta a questa assenza di visione che sta precludendo lo sviluppo futuro della città“, concludono i dem.