10 Gennaio 2024 - 10:50:14
di Redazione
Si inizia a gettare cemento nella fondazioni di ponte Belvedere, il viadotto di ingresso al centro città, chiuso dalla data del sisma. I lavori di costruzione del nuovo ponte, che sarà strallato, sono iniziati subito dopo la posa della prima pietra, alla fine di ottobre, con le operazioni propedeutiche al cantiere, ma si è entrati nel vivo qualche giorno fa, quando sono iniziate le opere strutturali con la trivellazione dei pali di sottofondazione.
Nei prossimi giorni, inoltre, si inizierà con la demolizione delle strutture esistenti sul lato di via Giovanni XXIII. Un cantiere che la città aspetta ormai da 15 anni, partito nel 2021 con la demolizione del vecchio viadotto, costata circa 200 mila euro. Il ponte costerà in totale circa 5 milioni, comprensivi della cifra della demolizione, mentre i lavori sono eseguiti dalla Scarl Taddei Todima.
Come ha precisato Marino Serpetti, presidente della Scarl, il cantiere dovrebbe concludersi entro il 2024, anche se ci sono non poche problematiche legate alla coesistenza con il cantiere di rifacimento del parapetto di via XX Settembre che di fatto rallenta le lavorazioni e l’ingresso di mezzi pesanti e trasporti eccezionali.
A sollevare perplessità sulla fine lavori, il consigliere comunale Paolo Romano che in un post su Facebook afferma: “Doveva essere demolito e ricostruito in 200 giorni: è previsto da contratto con i ribassi temporali proposti dalla ditta risultata vincitrice. Per la demolizione ne hanno impiegati circa 90, poi c’è stata la sospensione dei lavori nelle more della progettazione esecutiva e dalla posa della prima pietra ne sono passati altri 77. Quindi il ponte (200-90-77) dovrebbe essere pronto tra circa un mese. Da non trascurare però il verbale di consegna del cantiere del 23 ottobre scorso (giorno di posa della prima pietra) dove si scrive che la fine dei lavori, nel rispetto delle condizioni contrattuali, è fissata per il 26 aprile 2024. Quindi non si calcolano i giorni della demolizione: perché? C’è una modifica al contratto originale? Con queste cose non si scherza e neppure si possono fare svarioni perché in caso di sforamento dei tempi si va in penale e sono soldi, mica fantasie! Come in penale già è andato l’aggiudicatario, nella redazione e consegna della progettazione esecutiva: non lo dico io, lo ha detto il Rup dell’epoca. Chi scrive sui giornali che il ponte sarà pronto a fine 2024 da chi ha acquisito tali informazioni? C’è una modifica anche al verbale di consegna del cantiere? Tutti noi ci auguriamo che il ponte venga ricostruito, ma le notizie che dà l’amministrazione ai cittadini tramite la stampa, devono essere chiare e veritiere”.