08 Giugno 2023 - 14:54:52
di Marco Giancarli
C’erano i sorrisi e gli applausi dei bambini della scuola primaria e della scuola media, nell’Istituto comprensivo ‘Teofilo Patini’ ad accogliere il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in visita all’Aquila per un sopralluogo in una serie di scuole dell’Aquilano, sia nel capoluogo, sia nelle aree interne. La visita inizialmente era prevista ad aprile, a ridosso del quattordicesimo anniversario del sisma, ma poi riprogrammata.
Prima di raggiungere la scuola primaria per una cerimonia di benvenuto, il ministro ha fatto visita alla sezione scolastica allestita all’interno del reparto di Pediatria, insieme al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi e al direttore sanitario Asl, Ferdinando Romano.
“Ritengo che sia necessario investire sulla scuola in ospedale anche in dotazioni infrastrutturali”. Ha detto il ministro a margine della visita al reparto di Pediatria dell’Ospedale San Salvatore dell’Aquila, dove è stata allestita un’unità che garantisce l’erogazione di lezioni a bambini e ragazzi ricoverati. “Importante – ha ribadito Valditara – consentire il collegamento e il contatto sempre costante e continuo i ragazzi e la loro struttura scolastica, i loro compagni, i loro insegnanti soprattutto per quello che riguarda le lungodegenze”. “Dobbiamo lavorare – ha aggiunto – per far sì che le scuole, che stanno comunque facendo un grandissimo ed eccezionale lavoro, possano avere quelle dotazioni telematiche per non perdere contatto con alunni e studenti in ospedale”. Nonostante il potenziamento tecnologico che ha consentito la didattica a distanza nel periodo di restrizioni durante la pandemia “non c’è ancora un collegamento adeguato – ha valutato il ministro – e quindi diventa importante lanciare un piano infrastrutturale a livello nazionale”.
Valditara ha poi visitato l’Istituto comprensivo ‘Teofilo Patini’ dove ad attenderlo c’era una delegazione di dirigenti scolastici dell’Aquila. Presenti, il presidente della Regione, Marco Marsilio, l’assessore regionale all’Istruzione, Piero Quaresimale, e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Massimiliano Nardocci. Nel suo intervento ha toccato temi delicati come quello del dimensionamento scolastico.
“Sulla questione del dimensionamento credo ci sia stato un grande equivoco, nessuna scuola (intesa come struttura, insegnanti, banchi) chiuderà”. Si tratta di una riforma obbligata, anche in linea con quanto definito dal precedente governo in accordo con la Commissione Europea – ha ribadito il ministro -. Noi in Italia abbiamo qualcosa come 866 reggenze, nell’arco di 9 anni avremo un dimensionamento che interesserà circa 700 autonomie in tutta Italia. Ma questo ci consegnerà di dare dignità a quelle reggenze, trasformandole in unità giuridiche dotate alla dirigenza a tutti gli effetti”. “I dirigenti – ha aggiunto – non dovranno più stilare più bilanci relativi alle reggenze e cadranno i vincoli minimi di studenti per istituire un’autonoma scolastica. In particolare, per le scuole di montagna ci potrà essere un’autonomia scolastica con solo 100 studenti. Spetterà alle singole Regioni la decisione di come compensare. Quindi non c’è chiusura di plessi ma eliminazione progressiva delle reggenze. Grazie ai risparmi che otterremo in nove anni in un percorso che avrà inizio nel 2024-25 – ha concluso – avremo 88 milioni di euro di risparmio da reinvestire, specie nel personale. Per la prima volta non rinunceremo a risorse della scuola in favore del merito”.
Nella palestra della scuola, un’orchestra musicale diretta da Gianluca Pio ha suonato l’inno nazionale, insieme ad altri componimenti classici. “Il momento più bello della mia attività di ministro – ha detto Valditara – è quello in cui ho la fortuna di incontrare i ragazzi. Troppo spesso si sente parlare di loro in chiave di bullismo, quando invece mi trovo spesso davanti il loro volto migliore. Rivolgo un pensiero anche agli insegnanti in cui rivedo l’immagine di mia madre che mi ha trasmesso una passione”. Dunque, per il ministro è prevista una tappa all’asilo nido ‘Parco del Vera’ a Tempera, prima dell’incontro finale a San Demetrio ne’ Vestini, sede dell’istituto comprensivo ‘Cesira Fiori’ San Demetrio-Rocca di Mezzo.