21 Gennaio 2024 - 10:53:03
di Redazione
Una parte di Museo nazionale d’Abruzzo tornerà entro l’anno all’interno del Castello cinquecentesco, ancora oggetto di lavori di ricostruzione.
Il primo lotto di lavori è infatti ultimato e si attende, ora, solo il collaudo.
Ad annunciarlo, ieri, la direttrice del Munda Federica Zalabra, in occasione della conferenza stampa di donazione di alcuni improntanti documenti storici che raccontano il ritrovamento del Mammut, 70 anni fa.
“Entro l’estate pensiamo di avere una porzione di Castello a disposizione per poter cominciare l’allestimento – ha detto – Come si sa, gli attori in campo sono diversi: c’è il museo, il Segretariato regionale Mic e Usra. Ci sono quindi i lavori edili della prima porzione di Castello, il quarto centrale di ingresso, che il Segretariato dovrà chiudere adesso con il collaudo. Il Munda ha contribuito realizzando gli allacci. Ora, quindi, comincerà il collaudo degli impianti, e poi quando verrà consegnata la porzione di Castello, in quel momento si potrà cominciare a lavorare per l’allestimento”.
“Ovviamente – prosegue la direttrice- il progetto di allestimento lo ha fatto il Museo: sono stati scelti gli arredi, le tipologie di esposizione grazie al progetto che avevano fatto Guicciardini e Manni. Il progetto ora passa in mano all’Usra che ha fatto la gara e ora ha il compito dell’acquisto delle forniture per la realizzazione delle teche“.
Sulla base al progetto museografico, gli spazi si dislocheranno su diversi piani: a piano terra, oltre agli spazi espositivi e al Mammut, ci sarà la biglietteria la caffetteria, il ristorante, la biblioteca e i servizi igienici.
La sezione archeologica sarà invece collocata al primo piano del lato sud-ovest.
L’edificio dell’ex mattatoio, che oggi ospita il Munda, diventerà invece sede dei depositi di emergenza e diventerà un luogo visitabile con esposizioni di opere d’arte di vario tipo provenienti da tutta la regione e laboratori visitabili di restauro.
L’obiettivo della Zalabra, come più volte dichiarato dalla stessa direttrice, è quello di realizzare un museo che sia anche spazio di socialità e luogo di incontro, con una grande piazza centrale che diventerà spazio di aggregazione e una terrazza all’ultimo piano che affaccia sulla città.