23 Gennaio 2024 - 18:29:51

di Tommaso Cotellessa

Nella giornata di oggi si è svolta a L’Aquila la visita protocollare del nuovo Ambasciatore di Francia in Italia, S.E. Martin Briens. La visita ha rappresentato un ulteriore tassello della fattiva collaborazione tra i due paesi, che ha reso possibile il restauro della Chiesa di Santa Maria del Suffragio.

L’Ambasciatore, accompagnato dal Console generale di Francia a Roma, il Sig. Fabrice Maiolino e della Sig. Natalia Coppa Solari, Console onorario di Francia per l’Abruzzo, dopo gli incontri del mattino con il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, il Prefetto della Cottà dell’Aquila Giancarlo Di Vincenzo ed il sindaco Pierluigi Biondi e le autorità governative del territorio, si è recato alle ore 15 nella Chiesa delle “Anime Sante”, dove è stato accolto da Monsignor Antonio D’Angelo, Arcivescovo Coadiutore dell’Arcidiocesi Metropolitana di L’Aquila, da Don Daniele Pinton, rettore della Chiesa, e dai rappresentanti del Segretariato Regionale MiC per l’Abruzzo, che ha gestito l’intervento post-sisma del Suffragio, concluso a dicembre 2018. Per rispondere alle domande dell’Ambasciatore sul restauro, era presente anche l’architetto Franco De Vitis, direttore dei lavori, che ha ricordato con piacere il rapporto di scambio e di costante confronto con il gruppo di lavoro francese e con l’ufficio tecnico dell’Ambasciata.

L’Ambasciatore Briens si è soffermato a lungo ad ammirare la cupola del Valadier, ed ha sostato con commozione nella Cappella della Memoria, davanti alle lapidi con impressi i nomi delle vittime del terremoto. «Grazie a tutti, per quanto avete fatto. Questa Chiesa, che racchiude in sé il dolore del sisma, è anche, soprattutto, un importante simbolo di rinascita», ha dichiarato concludendo la sua visita.

Quello del restauro della Chiesa del Suffragio è stato un cantiere esemplare già nei primi atti formali che lo hanno reso possibile (il Protocollo interministeriale sottoscritto nel 2010, e perfezionato con l’atto aggiuntivo siglato dalle parti nell’agosto 2012) e che hanno dato vita ad un rapporto paritetico tra il Governo Italiano ed il Governo Francese, attraverso una concreta cooperazione e condivisione di tutte le fasi di lavoro, dalla progettazione alle procedure amministrative, alle scelte in materia di conservazione e valorizzazione del patrimonio. Un restauro nato all’insegna della solidarietà e portato avanti passo dopo passo con concordanza d’intenti, che ha rinsaldato la cooperazione tra Italia e Francia, ben oltre gli impegni istituzionali.