10 Giugno 2023 - 14:44:34

di Vanni Biordi

Nel luglio del 2021 una donna di 33 anni ha perso la bimba che aveva in grembo da 36 settimane, dieci giorni dopo essersi sottoposta a vaccinazione trivalente Triaxis antidiferite, antitetano e antipertosse. La donna ha deciso così di presentare una denuncia alla Procura della Repubblica di Sulmona che ha così aperto un’inchiesta per chiedere l’accertamento di eventuali responsabilità per morte fetale endouterina.

Il sostituto procuratore Edoardo Mariotti ha quindi aperto un fascicolo contenente l’accusa di omicidio colposo e interruzione colposa di gravidanza e ha iscritto il ginecologo che seguiva la donna e il medico vaccinatore nel registro degli indagati.

E’ chiaro che quello della procura è un atto dovuto per procedere ad accertamenti irripetibili, con i quali si vuole approfondire il momento, il perchè e il come è stata determinata la morte del feto, e cercare di stabilire se c’è stata negligenza e imperizia da parte dei due medici.

Il Pm incaricato dalla procura di Sulmona ha scelto i due tecnici che hanno il compito di ricostruire i fatti producendo la documentazione necessaria.