30 Gennaio 2024 - 10:08:18

di Tommaso Cotellessa

Sono sei gli arresti e 23 indagati per la rapina da quattro milioni di euro compiuta con armi pesanti e tecniche paramilitari, nonché con l’utilizzo di un escavatore, ai danni dell’Istituto di Vigilanza Ivri-Sicuritalia di San Giovanni Teatino (Chieti) il 24 marzo 2022. Questo è quanto disposto dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip dell’Aquila, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia dell’Aquila.

Le misure sono state prese in seguito ai risultati dell’operazione che è stata condotta all’alba dalle Squadre Mobili delle Questure di Chieti e Foggia e dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine.

Le accuse relative alle ordinanza di custodia cautelare sono di rapina aggravata, blocco stradale, ricettazione, riciclaggio, incendio, detenzione e porto di armi, simulazione di reato tutti aggravati dal metodo mafioso.

Le indagini per fare chiarezza e giustizia sulla rapina commessa da un gruppo composto da circa 20 persone sono state avviate nel 2022. Ulteriori dettagli saranno forniti nel corso della conferenza stampa che si terrà questa mattina alle ore 11 in Questura in Piazza Garibaldi – Caserma Spinucci a Chieti

Nel video le immagini dell’operazione della Polizia di Stato.

“È stato un eccellente risultato portato a termine grazie al lavoro costante, alla professionalità, alla bravura dei colleghi della Squadra Mobile di Chieti unitamente ai colleghi della Squadra Mobile di Foggia, sotto il coordinamento del Servizio Centrale Operativo di Roma”. Lo ha detto il questore di Chieti, Aurelio Montaruli, commentando l’operazione che la notte scorsa ha portato a 6 arresti e 23 perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta sull’assalto alla sede Ivri Sicuritalia di San Giovanni Teatino, commesso il 24 marzo del 2022 e che fruttò un bottino di 4,8 milioni di euro.

“Sono stati in grado di risalire a tutti i movimenti che hanno preceduto l’esecuzione di questa gravissima rapina – ha aggiunto Montaruli – e quindi hanno ricostruito tutte le fasi e quindi abbiamo al momento una trentina di indagati tra cui sei ristretti nelle Case circondariali questa notte. Cerignolani che sono il nucleo centrale di questa organizzazione malavitosa, sono estremamente specializzati in questo tipo di attacchi, di azioni criminose, e quindi grazie anche all’apporto dato dagli operatori della Polizia Scientifica che ritengo sia una delle migliori Polizie Scientifiche al mondo, è stato possibile ricostruire tutti i passaggi e quindi arrivare al risultato di oggi”.

“Usano tecniche simili a quelle militari – ha sottolineato Montaruli a proposito delle modalità della rapina – evidentemente c’è una esercitazione che non è episodica nell’utilizzo delle armi, ma anche nelle tecniche vere e proprie: il fatto di posizionare dei mezzi pesanti lungo le strade, come è successo in questo caso, lungo l’asse attrezzato Chieti Pescara e dandoli alle fiamme, l’utilizzo dei chiodi a tre punte, sono tecniche, abbiamo avuto modo di vedere anche i filmati, si muovono come se fossero dei militari”.