12 Giugno 2023 - 11:28:19
di Marco Giancarli
Appalti, droga e fondi Pnrr al centro di un’indagine della Guardia di finanza di Pescara che ha portato all’arresto in carcere di 4 persone tra funzionari del Comune della Città adriatica, imprenditori e spacciatori. A finire in manette Fabrizio Trisi, il dirigente del settore “Lavori pubblici” del Comune di Pescara, l’imprenditore edile Vincenzo De Leonibus e due pusher, destinatari di diversi reati tra cui corruzione, turbata libertà degli incanti, peculato, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.
Nell’inchiesta che farà ancora molto clamore c’è anche il Presidente del consiglio regionale abruzzese, il forzista Lorenzo Sospiri che risulta essere iscritto nel registro degli indagati per finanziamento illecito politico elettorale. Secondo le fiamme gialle infatti il legale rappresentante di Pescara Energia Srl, avrebbe erogato illecitamente su richiesta di Trisi in favore proprio di Sospiri fondi per finanziare la sua campagna elettorale.
Tra le contestazioni anche l’ipotizzato turbamento, da parte del Dirigente del settore “Lavori Pubblici” del Comune di Pescara, di una selezione pubblica finalizzata alle assunzioni a tempo indeterminato e/o determinato di impiegati e indetta dalla società “Pescara Energia” S.r.l. Scendendo nei dettagli, l’inchiesta riguarda procedure di affidamento che avrebbero per oggetto, principalmente, opere pubbliche e appalti di lavori.
Tra questi anche alcuni cantieri che hanno avuto come oggetto la manutenzione delle strade pescare finanziati con il denaro del Pnrr per 5 mln di euro.
Le misure cautelari sono state disposte dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pescara, dott. Fabrizio Cingolani, su richiesta della Procura della Repubblica di Pescara e sono state eseguite stamattina all’alba dai militari del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza, con l’ausilio dei cani anti-droga, dei baschi verdi e con il supporto dei mezzi aerei del reparto operativo aeronavale.
Tra i comportamenti posti in essere dal dirigente in favore dell’imprenditore edile, vi è anche l’interessamento alla gara di appalto, finanziata con fondi del P.N.R.R. (piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e indetta dal Comune di Pescara, avente ad oggetto l’affidamento dei lavori per la realizzazione del collegamento dell’Asse Attrezzato di Pescara e l’adeguamento dello svincolo della S.S. 714.
Gara nella quale è risultata prima classificata l’Associazione temporanea di imprese costituita dalla suddetta società e da un’altra società, che venivano successivamente escluse dalla gara per ragioni esclusivamente formali attinenti la documentazione amministrativa presentata”.
Tutte contestazioni quelle descritte fino a questo momento per le quali esistono dei provvedimenti cautelari ai quali farà seguito il necessario vaglio processuale che andrà a confermarle o smentirle.
Di seguito le dichiarazioni di Lorenzo Sospiri in merito alla vicenda:
“Apprendo solo ora, con la consegna formale dell’avviso di garanzia a mio carico, i fatti che mi vengono addebitati dalla Procura della Repubblica. Nello specifico mi vengono contestati solo i dettagli organizzativi di una manifestazione elettorale svoltasi in occasione della mia candidatura al Parlamento italiano lo scorso settembre. Manifestazione alla quale mi sono trattenuto pochi minuti, in cui, va detto, non ero l’unico candidato invitato o presente in uno spazio privato, non a uso esclusivo, e soprattutto non l’ho organizzata io. Spero di poter chiarire presto i dettagli della circostanza confermando, come ieri, la mia totale disponibilità’. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri in riferimento agli atti notificati“.
“Il fatto contestato – continua – riguarda una manifestazione pubblica, organizzata in uno spazio privato non a uso esclusivo, con i cittadini con i quali abbiamo svolto delle riflessioni politiche in vista della campagna elettorale in corso. Una manifestazione che ha visto la presenza di altri candidati. Per quanto potessi sapere, la manifestazione non prevedeva un costo e nessuno infatti mi ha chiesto un pagamento al quale, altrimenti, avrei senza dubbio provveduto personalmente. Durante l’evento non ho chiesto contributi elettorali, non ho chiesto che si organizzasse la stessa manifestazione elettorale alla quale sono stato invitato, al pari degli altri, e soprattutto non ho chiesto che qualcuno pagasse per me. Dalle carte non emerge alcun addebito a mio carico sulle accuse generali riferite a presunte corruttele o consumo di sostanze stupefacenti. Resto a disposizione degli inquirenti per poter chiarire i contorni della vicenda”.
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