07 Febbraio 2024 - 15:47:20
di Tommaso Cotellessa
È stato stralciato il finanziamento di 600 milioni per la tratta ferroviaria Roma-Pescara, questo l’annuncio fatto a L’Aquila dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’ambito della sottoscrizione dell’accordo con la Regione Abruzzo relativa ai fondi di Sviluppo e Coesione. La Roma-Pescara dunque si farà, nei prossimi giorni il Cipess sarà convocato per far partire tutto l’iter.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, nella giornata di oggi mercoledì 7 febbraio, è arrivata nel capoluogo abruzzese alle 15.30, accompagnata da Raffaele Fitto ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, per la firma sui fondi di Sviluppo e Coesione con la Regione Abruzzo.
L’evento si è svolto all’interno dell’Auditorium del Parco dove il documento è stato siglato nell’ambito dell’incontro su “Accordo di Sviluppo e Coesione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Abruzzo” alla presenza di tutti i sindaci abruzzesi
Nel corso dell’evento il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha illustrato gli interventi che verranno finanziati e messi in campo grazie all’accordo di coesione sottoscritto con il governo. Fra gli interventi si trovano disposizione relative all’ammodernamento della Regione Abruzzo, ed è stato annunciato che sono stati trovati i 5 mln mancanti per terminare il teatro stabile. Di seguito un estratto dell’intervento del Governatore:
“Le risorse che investiremo riguarderanno quattro grandi settori: l’ambiente avrà il 35% dei finanziamenti, i trasporti e le infrastrutture il 27%, la riqualificazione urbana il 17% e la cultura il 7%” questo uno dei passaggi del presidente Marco Marsilio che ha aperto la cerimonia della firma dell’Accordo di coesione e sviluppo tra governo e regione Abruzzo. Marsilio ha poi voluto puntare su un tema cruciale che è quello del dissesto della costa abruzzese, particolarmente importante per le implicazioni relative al turismo
“Il mare non può essere un nemico, in tempi di cambiamenti climatici rischia di esserlo con l’erosione della costa che mette a rischio gran parte dell’economia turistica del territorio. Oltre in tema di sicurezza oggettiva in alcuni punti l’erosione della costa arriva a lambire e ad intaccare le strade litoranee con situazioni di evidente pericolo. Investiamo sull’evasione della costa 75 milioni in tutti i comuni, interventi previsti in tutti i comuni costieri dei 140 km della costa abruzzese. Ricordo che nei 5 anni che ci hanno preceduto furono investiti su questo tema solo 5 mln. Noi con fondi propri di bilancio ne abbiamo investito in questi 5 anni 35 mln, con questo accordo di coesione raddoppiamo questo investimento per cercare di dare una risposta non dico definitiva, ma sicuramente mettiamo in cantiere per i prossimi 5 anni quello che realisticamente siamo in gradi di appaltare e realizzare”
Il presidente Meloni ha siglato il documento sui fondi di Sviluppo con il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. Sono inoltre in discussione i temi relativi alla linea ferroviaria Pescara – Roma. Presenti i vertici di RFI. Presenti i parlamentari abruzzesi i sottosegretari D’Eramo e Bergamotto. Il presidente Meloni prima di entrare all’Auditorium è andata a parlare a un gruppo di lavoratori in protesta della Tecnocall dell’Aquila, 100 dipendenti circa in cassa integrazione straordinaria che per mancato rispetto della clausola sociale, rischiano di perdere il posto di lavoro.
Sulla visita di oggi è intervenuto anche il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi con una nota.
“Per la città dell’Aquila è stato un privilegio aver ospitato la firma di un accordo storico che destina all’Abruzzo mezzo miliardo in più rispetto alla precedente programmazione, che riconosce la centralità del capoluogo regionale e attribuisce massima attenzione alle aree interne“, questo il commento del sindaco del capoluogo, Pierluigi Biondi, all’esito della sottoscrizione del documento di programmazione avvenuta all’Aquila nel primo pomeriggio. “Ringrazio il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il governatore Marco Marsilio, per il sostegno cristallizzato con la sottoscrizione del patto, alla presenza del ministro per gli Affari europei, il sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto. Così come ringrazio il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e il coordinatore della Struttura di Missione per il sisma 2009, Mario Fiorentino, per il finanziamento di 5milioni di euro necessari al completamento del nostro teatro comunale. Il premier, a cui ho consegnato uno specifico dossier, ha, infine, incontrato i dipendenti Tecnocall che oggi sono stati presenti per esprimere preoccupazione sul loro futuro lavorativo. L’attenzione è massima”, conclude il sindaco.
Due presidi in protesta ad accogliere Meloni
Ma ad attendere l’arrivo del Premier c’erano solo gli amministratori abruzzesi, infatti la Meloni è stata accolta da due distinti presidi quello degli agricoltori, in protesta da settimane in tutta Europa e quello dei lavoratori e delle lavoratrici Tecnocall il cui destino è appeso a un filo.
Il Presidente nel suo intervento è intervenuto sulla tematica relativa alle proteste degli agricoltori, citando la rinegoziazione del Pnrr “abbiamo liberato 3 miliardi di euro per le aziende agricole, perché da molto prima che ci fossero le manifestazioni e si scendesse in piazza questo governo ha difeso il comparto agricolo da alcune scelte troppo ideologiche che rischiavano di perseguire la transizione verde rischiando di produrre una diversificazione industriale”. Così il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Mentre per quanto riguarda i lavoratori Tecnocall la Meloni ha incontrato il presidio in protesta fuori dall’Auditorium prima di iniziare l’evento. A riferire, ai nostri microfoni, quanto si è discusso nell’incontro è stata Valentina Raparelli della CGIL:
“Ci riteniamo soddisfatti dell’incontro avuto con il Premier, ci ha dimostrato la sua disponibilità mostrando di essere molto più vicina alle nostre esigenze di quanto lo siano le istituzioni locali. Noi chiediamo che venga ristabilita la clausola sociale, quindi quel passaggio che ci garantisce il lavoro e la dignità. Deve esserci una norma coercitiva che imponga il ripristino delle garanzie occupazionali di tutti quanti i lavoratori” queste le parole di Raparelli.