09 Febbraio 2024 - 11:16:54

di Redazione

“È impensabile non rimodulare un Sic che al proprio interno ospita diversi comuni, diverse Asbuc, qualche migliaio di popolazioni montane, allevamenti di bestiame in quota, ma anche poligoni di tiro, alberghi in quota, case in quota, impianti di risalita, strade statali che specialmente d’estate contano migliaia di passaggi, autostrade e un Laboratorio di Fisica Nucleare, struttura strategica e sito sensibile”.

Le Asbuc del versante teramano e dei Monti della Laga, le Asbuc di Aragno, Arischia, Assergi, Collebrincioni e Paganica-San Gregorio, stigmatizzano ancora una volta l’annunciata delibera regionale di fine anno che darebbe il via alla trasformazione dell’attuale Sic del Gran Sasso in Zsc e chiedono l’intervento della classe politica regionale, ricordando che “senza una previa rimodulazione dell’attuale Sic, la preannunciata trasformazione in Zsc bloccherebbe ogni attività di espansione turistica e finanche zootecnica”.

Pertanto, le popolazioni montane combatteranno per i propri diritti, anche perché, in questo caso, nessuno le ha coinvolte sebbene il processo amministrativo in questione implicasse dei vincoli straordinari sui loro territori – concludono – Ci auguriamo che la classe politica appoggi le nostre richieste e si ponga al nostro fianco nel garantire i nostri diritti al fine di non spopolare in via definitiva i territori montani ancora abitati”