13 Giugno 2023 - 18:44:16
di Tommaso Cotellessa
Si svolgeranno a partire dalla giornata di domani, mercoledì 14 giugno, gli interrogatori di garanzia per i due principali indagati nell’ambito dell’operazione “La Tana delle Tigri” portata avanti dalla Guardia di Finanza di Pescara.
L’inchiesta che ha scosso il comune pescarese riguarda un presunto giro di mazzette e droga all’interno del settore lavori pubblici dell’amministrazione.
Gli interrogatori programmati dal Gip Cingolani nella giornata di domani prenderanno il via alle ore 9:30, si partirà con l’imprenditore Vincenzo De Leonibus, recluso nel carcere di San Donato, che è assistito dagli avvocati Sergio Della Rocca e Augusto La Morgia.
“Ho trovato il mio assistito particolarmente prostrato – ha riferito La Rocca stamani all’uscita del carcere dopo una breve visita – Non ha ancora avuto la possibilità di leggere nel dettaglio la documentazione, per cui valuteremo se rispondere alle domande del giudice oppure avvalerci della facoltà di non rispondere“.
A seguire, intorno alle 11.30, Cingolani incontrerà per l’interrogatorio di garanzia il dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune di Pescara, l’architetto Fabrizio Trisi, difeso dall’avvocato Marco Spagnuolo e recluso nel carcere di Madonna del Freddo a Chieti.
Ricordiamo che nell’ambito della stessa operazione sono stati reclusi in carcere anche due presunti spacciatori, Vincenzo Ciarelli e Pino Mauro Marcaurelio.
Infatti secondo l’accusa quello che si era venuto a creare era un sistema chiuso fatto di favoreggiamenti, spaccio e giri di soldi, all’interno del quale De Leonibus avrebbe beneficiato di numerosi appalti per vari lavori, dalla manutenzione delle strade a grossi cantieri sull’Asse Attrezzato e manutenzione di reti idriche, in cambio di soldi, varie regalie, assunzioni di suoi amici e collaboratori a “Pescara Energia”, ma anche di droga da lui stesso acquistata e condivisa con Trisi e due funzionari pubblici.
“Leggere il giornale in questi giorni è un dolore. Gli ultimi eventi hanno gettato un’ombra densa e fitta sul Comune di Pescara e sulle istituzioni che al contrario dovrebbero essere d’esempio a tutti i cittadini. La politica onesta deve farsi sentire oggi più che mai“. Ad affermarlo è il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari in merito all’inchiesta che sta scuotendo il comune di Pescara.
“Sostengo la richiesta di dimissioni del Sindaco di Pescara da parte delle opposizioni in Comune e, contestualmente, rinnovo la mia richiesta di Consiglio regionale straordinario per parlare di quanto sta accadendo e rendere tutto il Consiglio regionale partecipe. Del resto anche il Presidente Sospiri, probabilmente resosi conto della necessità di fare chiarezza, ha portato nella scorsa commissione Capigruppo le contestazioni ricevute in merito all’inchiesta“.
“Penso che questo debba essere fatto per tutti i provvedimenti di indagine, non solo quello relativo al comune di Pescara, che hanno coinvolto il Presidente del Consiglio regionale e i politici regionali nel corso dell’attuale Legislatura – continua. Si dovrebbe informare l’intero Consiglio anche delle relazioni di polizia giudiziaria, a mio avviso. Un atto di trasparenza dovuto alle istituzioni e ai cittadini che rappresentiamo. Sono mesi che lo chiedo al Consiglio, ho presentato anche una richiesta formale che però è stata bloccata e sostenuta solo dai miei colleghi del M5S e da altri due di minoranza, mentre altri esponenti dell’opposizione e della maggioranza di centrodestra, non hanno voluto sottoscriverla, affossando l’iter burocratico previsto dal regolamento per la richiesta del Consiglio regionale straordinario”.
“Mi auguro che dopo l’apertura nella scorsa Capigruppo – conclude Pettinari – si possano sorpassare gli indugi e procedere con la convocazione“.