16 Febbraio 2024 - 11:18:09

di Redazione

L’azienda Vibrocementi L’Aquila, del gruppo Rainaldi, si è aggiudicata l’appalto da quasi 30 milioni di euro, dalla società Fata, del gruppo Danieli, per la realizzazione delle quattro stazioni di conversione del Tyrrhenian Link di Terna, il nuovo collegamento delle reti elettriche tra la Sicilia, la Sardegna e la terraferma.

L’ambizioso progetto di Terna, che apre una nuova era dell’energia sostenibile, collegherà l’Italia alle due isole mediante una tecnologia in corrente continua ad alta tensione, attraverso un cavo elettrico sottomarino lungo 970 chilometri.

Quattro le stazioni di conversione, che verranno costruite dalla Vibrocementi: due a Termini Imerese (Palermo), una a Eboli (Salerno) e una a Selargius (Cagliari). Le opere di costruzione della prima stazione di Eboli sono stati avviati da qualche giorno. Ad ovest la linea elettrica connetterà la Sicilia alla Sardegna, mentre all’estremità opposta la Sicilia sarà collegata alla Campania. Le stazioni sono progettate per convertire la corrente alternata (Ca) che ricevono dalle rispettive reti locali in corrente continua (Cc) da 500 kilovolt, che verrà inviata attraverso i cavi sottomarini. Una volta raggiunta la stazione terminale, l’elettricità verrà riconvertita in corrente alternata prima di essere immessa nella rete locale.

La posa dei cavi del Tyrrhenian Link verrà effettuata principalmente dalla nave Leonardo Da Vinci, la più grande al mondo.

“E’ il più importante progetto internazionale per la trasmissione di energia elettrica sotto il mare ed è, soprattutto, una grande opera industriale”, spiega Ezio Rainaldi, amministratore delegato Vibrocementi L’Aquila, “un’infrastruttura di eccellenza ingegneristica che Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, realizzerà nei prossimi anni. Un appalto importante che posiziona la nostra azienda all’interno di un progetto nazionale strategico. Vibrocementi è stata scelta per le capacità tecniche maturate in 50 anni di attività e per le referenze e la solidità dimostrate a Terna, capofila del progetto”.

Tecnicamente l’elettrodotto di Terna collegherà la Sicilia alla Campania e alla Sardegna attraverso un doppio cavo sotto il mare di circa 970 chilometri e 1.000 Mw di potenza in corrente continua, raggiungendo la profondità massima di 2.100 metri. A novembre 2021 Terna ha assegnato la posa in opera dei cavi sottomarini e terrestri all’italiana Prysmian e a Nexans. La realizzazione delle opere prefabbricate e delle coperture delle quattro stazioni è stata appaltata all’aquilana Vibrocementi. Il gruppo Rainaldi, che ha sede nel nucleo industriale di Bazzano, all’Aquila, conta circa 70 dipendenti che arrivano a cento unità considerando l’indotto.