Comitato Civico su ospedale di Tagliacozzo: "Amministratori comunali non possono sostenere chi non ha mantenuto le promesse"
23 Febbraio 2024 - 18:51:15
“Rispetto alle affermazioni degli ultimi giorni sull’ospedale di
Tagliacozzo, da parte di esponenti della maggioranza al governo della
regione Abruzzo, candidati alle prossime elezioni regionali del 10
marzo, Il Comitato Civico Spontaneo ritiene che si debba fare chiarezza
e ristabilire la verità dei fatti. La campagna elettorale in corso non
giustifica alcuna presa in giro dei cittadini.
Il 26 maggio 2023, nell’aula consiliare del Comune di Tagliacozzo, il
consigliere Angelosante ha promesso, davanti a centinaia di cittadini,
che non avrebbe votato la rete ospedaliera “a scatola chiusa”.
Purtroppo, la promessa non è stata mantenuta. La riorganizzazione della
rete ospedaliera abruzzese è stata votata nella versione che è stata
imposta dal Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e
dall’Assessore alla sanità Nicoletta Verì, con l’ordine di non cambiare
neanche una virgola. Con il suo voto favorevole, nella seduta del
Consiglio regionale del 12 dicembre 2023, il consigliere Angelosante ha
approvato a scatola addirittura “sigillata”, la rete ospedaliera che
aveva promesso di osteggiare, assicurando anche il sostegno di tutto il
suo gruppo di Forza Italia.
Successivamente, in incontri con esponenti del Comitato Civico Spontaneo
e dell’Amministrazione comunale, il consigliere Angelosante ha promesso
un “emendamento” a favore di Tagliacozzo, cioè una proposta di modifica
della Rete ospedaliera per evitare la definitiva cancellazione dello
storico ospedale Umberto I. Peccato che l’unico emendamento che il
Consigliere Angelosante abbia prodotto sia stato respinto dal presidente
del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri perché scritto in modo non
corretto. Il Presidente Sospiri ha anche ricordato al consigliere
Angelosante che il medesimo testo scritto male era stato già segnalato,
pochi giorni prima, come inammissibile dagli uffici regionali in
Commissione sanità. Perché, allora, un consigliere con 5 anni di
attività alle spalle, già Sindaco di Ovindoli, medico di professione, ha
presentato per ben due volte un emendamento destinato ad essere
bocciato?
Ma il consigliere Angelosante non si è limitato a votare a favore della
cancellazione di Tagliacozzo e a presentare un emendamento scritto in
modo scorretto. Ha anche votato per ben due volte, insieme al
consigliere Massimo Verrecchia e a tutta la maggioranza del Presidente
Marsilio, contro le molte proposte per salvare Tagliacozzo e Pescina,
presentate dal consigliere regionale Giorgio Fedele e sottoscritte da
altri consiglieri di opposizione. In questo modo, il consigliere
Angelosante, dopo avere piegato le sue promesse agli ordini dei partiti
di maggioranza, ha anche rifiutato, nel modo più palese possibile,
l’appello del Comitato Civico Spontaneo, rivolto ai consiglieri
regionali di tutti i partiti, a condividere una comune battaglia per
l’ospedale di Tagliacozzo.
In merito al cosiddetto “Ospedale dei Marsi”, ricordiamo che esso è
contenuto in un “ordine del giorno”, cioè un documento che non ha la
forza di una Legge regionale e che si limita a chiedere, testualmente,
“di valutare l’opportunità di unificare l’ospedale di Avezzano e GLI
STABILIMENTI di Tagliacozzo e Pescina”. Le parole sono molto chiare:
1) si chiedere di “valutare l’opportunità”, esponendosi al rischio che,
dopo le elezioni, non si ritenga opportuno creare l’ospedale dei Marsi;
2) in ogni caso, si ammette che Tagliacozzo non è più un ospedale e che
non potrà più esserlo in futuro, potendo aspirare, al massimo, ad essere
uno “stabilimento” di Avezzano!
Tutti i candidati che sostengono il presidente Marsilio, inclusi i
consiglieri regionali uscenti Quaglieri, Verrecchia e Angelosante, per
Tagliacozzo prevedono, al massimo, una condizione di “stabilimento” di
Avezzano, senza cambiare di una virgola la pessima rete ospedaliera
approvata lo scorso 12 dicembre, su ordine del presidente Marsilio. Alla
nuova Giunta regionale, invece, il Comitato Civico Spontaneo chiede una
completa revisione della rete ospedaliera che ha cancellato l’Umberto I
di Tagliacozzo.
A differenza delle affermazioni che stiamo ascoltando e leggendo in
questi giorni di campagna elettorale, tutto ciò che si afferma in queste
righe è documentato nella registrazione della seduta del Consiglio
regionale del 12 dicembre 2023, oltre che dalla Legge regionale n.60 del
2023.
La perdita dell’ospedale, dopo 125 anni di attività, è un danno enorme
per la città di Tagliacozzo, per i comuni limitrofi e per tutta la
Marsica. Per questo, il Comitato Civico Spontaneo di Tagliacozzo si
chiede come sia possibile che amministratori comunali tagliacozzani
vecchi e nuovi, che per mesi sono rimasti in silenzio mentre i cittadini
si battevano strenuamente e in ogni sede per la salvezza dell’ospedale,
oggi possano sostenere le stesse persone che hanno prodotto un così
grave danno alla città”.
Tagliacozzo, da parte di esponenti della maggioranza al governo della
regione Abruzzo, candidati alle prossime elezioni regionali del 10
marzo, Il Comitato Civico Spontaneo ritiene che si debba fare chiarezza
e ristabilire la verità dei fatti. La campagna elettorale in corso non
giustifica alcuna presa in giro dei cittadini.
Il 26 maggio 2023, nell’aula consiliare del Comune di Tagliacozzo, il
consigliere Angelosante ha promesso, davanti a centinaia di cittadini,
che non avrebbe votato la rete ospedaliera “a scatola chiusa”.
Purtroppo, la promessa non è stata mantenuta. La riorganizzazione della
rete ospedaliera abruzzese è stata votata nella versione che è stata
imposta dal Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e
dall’Assessore alla sanità Nicoletta Verì, con l’ordine di non cambiare
neanche una virgola. Con il suo voto favorevole, nella seduta del
Consiglio regionale del 12 dicembre 2023, il consigliere Angelosante ha
approvato a scatola addirittura “sigillata”, la rete ospedaliera che
aveva promesso di osteggiare, assicurando anche il sostegno di tutto il
suo gruppo di Forza Italia.
Successivamente, in incontri con esponenti del Comitato Civico Spontaneo
e dell’Amministrazione comunale, il consigliere Angelosante ha promesso
un “emendamento” a favore di Tagliacozzo, cioè una proposta di modifica
della Rete ospedaliera per evitare la definitiva cancellazione dello
storico ospedale Umberto I. Peccato che l’unico emendamento che il
Consigliere Angelosante abbia prodotto sia stato respinto dal presidente
del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri perché scritto in modo non
corretto. Il Presidente Sospiri ha anche ricordato al consigliere
Angelosante che il medesimo testo scritto male era stato già segnalato,
pochi giorni prima, come inammissibile dagli uffici regionali in
Commissione sanità. Perché, allora, un consigliere con 5 anni di
attività alle spalle, già Sindaco di Ovindoli, medico di professione, ha
presentato per ben due volte un emendamento destinato ad essere
bocciato?
Ma il consigliere Angelosante non si è limitato a votare a favore della
cancellazione di Tagliacozzo e a presentare un emendamento scritto in
modo scorretto. Ha anche votato per ben due volte, insieme al
consigliere Massimo Verrecchia e a tutta la maggioranza del Presidente
Marsilio, contro le molte proposte per salvare Tagliacozzo e Pescina,
presentate dal consigliere regionale Giorgio Fedele e sottoscritte da
altri consiglieri di opposizione. In questo modo, il consigliere
Angelosante, dopo avere piegato le sue promesse agli ordini dei partiti
di maggioranza, ha anche rifiutato, nel modo più palese possibile,
l’appello del Comitato Civico Spontaneo, rivolto ai consiglieri
regionali di tutti i partiti, a condividere una comune battaglia per
l’ospedale di Tagliacozzo.
In merito al cosiddetto “Ospedale dei Marsi”, ricordiamo che esso è
contenuto in un “ordine del giorno”, cioè un documento che non ha la
forza di una Legge regionale e che si limita a chiedere, testualmente,
“di valutare l’opportunità di unificare l’ospedale di Avezzano e GLI
STABILIMENTI di Tagliacozzo e Pescina”. Le parole sono molto chiare:
1) si chiedere di “valutare l’opportunità”, esponendosi al rischio che,
dopo le elezioni, non si ritenga opportuno creare l’ospedale dei Marsi;
2) in ogni caso, si ammette che Tagliacozzo non è più un ospedale e che
non potrà più esserlo in futuro, potendo aspirare, al massimo, ad essere
uno “stabilimento” di Avezzano!
Tutti i candidati che sostengono il presidente Marsilio, inclusi i
consiglieri regionali uscenti Quaglieri, Verrecchia e Angelosante, per
Tagliacozzo prevedono, al massimo, una condizione di “stabilimento” di
Avezzano, senza cambiare di una virgola la pessima rete ospedaliera
approvata lo scorso 12 dicembre, su ordine del presidente Marsilio. Alla
nuova Giunta regionale, invece, il Comitato Civico Spontaneo chiede una
completa revisione della rete ospedaliera che ha cancellato l’Umberto I
di Tagliacozzo.
A differenza delle affermazioni che stiamo ascoltando e leggendo in
questi giorni di campagna elettorale, tutto ciò che si afferma in queste
righe è documentato nella registrazione della seduta del Consiglio
regionale del 12 dicembre 2023, oltre che dalla Legge regionale n.60 del
2023.
La perdita dell’ospedale, dopo 125 anni di attività, è un danno enorme
per la città di Tagliacozzo, per i comuni limitrofi e per tutta la
Marsica. Per questo, il Comitato Civico Spontaneo di Tagliacozzo si
chiede come sia possibile che amministratori comunali tagliacozzani
vecchi e nuovi, che per mesi sono rimasti in silenzio mentre i cittadini
si battevano strenuamente e in ogni sede per la salvezza dell’ospedale,
oggi possano sostenere le stesse persone che hanno prodotto un così
grave danno alla città”.
Così, in una nota, il Comitato Civico Spontaneo di Tagliacozzo,
coordinato da Carlo De Sanctis.