24 Febbraio 2024 - 09:57:09

di Martina Colabianchi

Rete Pace e Disarmo L’Aquila aderisce all’appello di Europe for Peace con una manifestazione per dire stop alla “criminale follia di tutte le guerre, la corsa al riarmo, la distruzione del pianeta“, con sguardo particolare alle due guerre in corso a Gaza e in Ucraina, di cui ricorrono proprio oggi i due anni dallo scoppio del conflitto.

Manifestazione attesa per oggi, 24 febbraio, alle ore 18.00 in Piazza Regina Margherita dove L’Aquila si unirà agli altri centri italiani che oggi, nella Giornata nazionale di mobilitazione delle città italiane per il cessate il fuoco in Palestina e Ucraina, manifesteranno per dire basta alla guerra.

Le guerre si susseguono con intensità crescente – si legge nel comunicato di Rete Pace e Disarmo L’Aquila -. Iniziano e non finiscono, alimentando solo la fiorente industria di armamenti. Gli Stati sembrano aver perso ogni capacità politica e diplomatica, le Nazioni Unite sono umiliate, il diritto internazionale è sostituito dalla “logica del più forte”.

“Così la guerra è l’unica opzioni in campo. Questa logica crudele va fermata. Da due anni in Ucraina si contano centinaia di migliaia di morti, milioni di profughi in fuga, un terzo del paese distrutto. In Medio Oriente l’agghiacciante attacco di Hamas del 7 ottobre ha provocato 1.200 vittime, più di 200 ostaggi, stupri di guerra; poi l’attacco dell’esercito israeliano a Gaza con bombardamenti a tappeto ha causato quasi 30.000 vittime innocenti palestinesi, bambini, donne e anziani, giornalisti, operatori umanitari, funzionari dell’ONU, la distruzione di ospedali e scuole, il taglio di cibo, acqua, medicinali, carburante. La Corte Internazionale di Giustizia dell’ONU ha messo sotto inchiesta il Governo di Netanyahu per genocidio. Ma gli attacchi dell’esercito di Israele non si fermano, nonostante gli appelli del mondo, dell’ONU, del Papa”.

In questo scenario infuocato – proseguono – l’Italia va alla guerra guidando una missione militare potenzialmente offensiva nel Mar Rosso, aumenta le spese militari, approva nuove leggi per accelerare l’invio di truppe all’estero, rende più oscura la legge sul commercio di armi, manda portaerei e F35 nell’area dell’Indo-Pacifico. E gli esperti prevedono fra pochi anni un vero conflitto mondiale“.

La Pace deve essere globale e ognuno deve far sentire la propria voce. La pace non è un’aspirazione di “anime belle”: è la ricerca faticosa e concreta del futuro: è giustizia sociale, diritto al cibo e all’acqua, risorse energetiche e sicurezza climatica, lavoro dignitoso e piena democrazia, tolleranza religiosa, rispetto delle diversità, l’impiego di risorse e intelligenze per la salute e il benessere e non per un infinito riarmo. Questo è il compito di tutti“.

Queste, per punti, le richieste degli attivisti:

• l’immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e in Ucraina

• la fine dell’assedio di Gaza, gli aiuti umanitari alla popolazione, la liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, il riconoscimento dello Stato di Palestina, la fine dell’occupazione illegale dei coloni israeliani in Cisgiordania

• la soluzione politica e non militare della guerra in Ucraina, la fine dell’illegale occupazione russa, condizioni di libertà, democrazia, convivenza e di sicurezza comune per l’Europa intera

• la messa al bando delle armi nucleari, la riduzione delle spese militari a favore della spesa sociale, sanitaria, ambientale, per una difesa civile e la riconversione dell’industria bellica

• lo stanziamento dello 0,7% del PIL per la cooperazione allo sviluppo e la promozione di conferenze regionali di Pace sotto l’egida dell’ONU nelle regioni martoriate in Medio Oriente e in Africa dove milioni di persone che vengono uccise, impoverite, costrette a migrare

• il diritto di asilo per dissidenti, obiettori di coscienza, disertori, profughi, difensori dei diritti umani, giornalisti, attivisti, vittime della repressione politica in ogni nazione.