02 Marzo 2024 - 10:34:44
di Martina Colabianchi
Due eccelsi strumentisti e una famiglia di artisti celeberrima da secoli riassumono il senso del prossimo concerto dei Solisti Aquilani, in programma all’Aquila lunedì 4 marzo alle 18, nell’auditorium del Parco, inserito nella rassegna Musica per la città.
Ospiti dell’orchestra saranno il violoncellista Mario Brunello e il violinista Giuliano Carmignola. La famiglia di compositori è quella dei Bach, dal caposaldo della musica occidentale Johann Sebastian, al figlio Carl Philipp Emanuel, al meno conosciuto cugino Johann Bernard. Il concerto sarà replicato il giorno successivo a Cremona per la stagione del Teatro Ponchielli.
I Solisti Aquilani si avvalgono della direzione artistica di Maurizio Cocciolito.
Tutto bachiano dunque, nel senso ampio del termine, spiega Carla Di Lena nelle note di sala, il programma, che alla musica del grande Johann Sebastian affianca quella di altri esponenti della famiglia. Quanto invece agli strumenti, nella varietà di archi che caratterizzava l’epoca barocca, c’è anche l’allora molto utilizzato (ma poi caduto in disuso) violoncello piccolo, uno strumento con quattro corde intonate come nel violino ma un’ottava più bassa. Mario Brunello da diversi anni esplora il repertorio barocco con questo “nuovo” strumento, che ha la capacità di essere agile mantenendo la profondità e le sfumature più scure tipiche del violoncello. E come nella prassi dell’epoca, in cui la musica viene adattata e trascritta per l’organico a disposizione, così capolavori del periodo vengono riproposti con questo strumento riscoperto, in veste di solista anche insieme al violino.
Giuliano Carmignola è annoverato fra i più grandi violinisti attivi nel panorama internazionale, ha iniziato la carriera come solista sotto la guida di direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Eliahu Inbal, Peter Maag e Giuseppe Sinopoli esibendosi nelle più prestigiose sale da concerto. Le sue registrazioni hanno ottenuto numerosi riconoscimenti come il Diapason d’or e lo Choc du Monde.
Mario Brunello è uno dei più affascinanti, completi e ricercati artisti della sua generazione. Solista, direttore, musicista da camera e di recente pioniere di nuove sonorità con il suo violoncello piccolo, è stato il primo europeo a vincere il concorso Čaikovskij a Mosca nel 1986. Il suo stile autentico e appassionato lo ha portato a collaborare con i più importanti direttori d’orchestra quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Myung-Whung Chung, Yuri Temirkanov, Zubin Mehta, Ton Koopman, Manfred Honeck, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Seiji Ozawa, Riccardo Chailly e Claudio Abbado.
Due eccelsi strumentisti e una famiglia di artisti celeberrima da secoli riassumono il senso del prossimo concerto dei Solisti Aquilani, in programma all’Aquila lunedì 4 marzo alle 18, nell’auditorium del Parco, inserito nella rassegna Musica per la città.
Ospiti dell’orchestra saranno il violoncellista Mario Brunello e il violinista Giuliano Carmignola. La famiglia di compositori è quella dei Bach, dal caposaldo della musica occidentale Johann Sebastian, al figlio Carl Philipp Emanuel, al meno conosciuto cugino Johann Bernard. Il concerto sarà replicato il giorno successivo a Cremona per la stagione del Teatro Ponchielli.
I Solisti Aquilani si avvalgono della direzione artistica di Maurizio Cocciolito.
Tutto bachiano dunque, nel senso ampio del termine, spiega Carla Di Lena nelle note di sala, il programma, che alla musica del grande Johann Sebastian affianca quella di altri esponenti della famiglia. Quanto invece agli strumenti, nella varietà di archi che caratterizzava l’epoca barocca, c’è anche l’allora molto utilizzato (ma poi caduto in disuso) violoncello piccolo, uno strumento con quattro corde intonate come nel violino ma un’ottava più bassa. Mario Brunello da diversi anni esplora il repertorio barocco con questo “nuovo” strumento, che ha la capacità di essere agile mantenendo la profondità e le sfumature più scure tipiche del violoncello. E come nella prassi dell’epoca, in cui la musica viene adattata e trascritta per l’organico a disposizione, così capolavori del periodo vengono riproposti con questo strumento riscoperto, in veste di solista anche insieme al violino.
Giuliano Carmignola è annoverato fra i più grandi violinisti attivi nel panorama internazionale, ha iniziato la carriera come solista sotto la guida di direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Eliahu Inbal, Peter Maag e Giuseppe Sinopoli esibendosi nelle più prestigiose sale da concerto. Le sue registrazioni hanno ottenuto numerosi riconoscimenti come il Diapason d’or e lo Choc du Monde.
Mario Brunello è uno dei più affascinanti, completi e ricercati artisti della sua generazione. Solista, direttore, musicista da camera e di recente pioniere di nuove sonorità con il suo violoncello piccolo, è stato il primo europeo a vincere il concorso Čaikovskij a Mosca nel 1986. Il suo stile autentico e appassionato lo ha portato a collaborare con i più importanti direttori d’orchestra quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Myung-Whung Chung, Yuri Temirkanov, Zubin Mehta, Ton Koopman, Manfred Honeck, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Seiji Ozawa, Riccardo Chailly e Claudio Abbado.