19 Giugno 2023 - 23:00:00

di Martina Colabianchi

Le pezze del Sindaco Masci sono peggio del buco. Parlare di test antidroga da sottoporre ai dipendenti comunali è un vergognoso tentativo di spostare l’attenzione dal vero epicentro del terremoto giudiziario che ha coinvolto il Comune di Pescara: un dirigente di sua fiducia, da lui nominato, è stato arrestato con accuse gravi. Un fatto gravissimo nell’ambito della Pubblica Amministrazione, accaduto tra l’altro sotto il naso del Sindaco e della Giunta di centrodestra, che si difendono con un laconico “non ci eravamo accorti di nulla” “.

Così si esprime, in una nota, il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari in merito all’annuncio del sindaco di Pescara Carlo Masci, risalente a due giorni fa, di un codice etico antidroga per tutti i dipendenti comunali, con l’esecuzione di test, su base volontaria, finalizzati a riscontrare l’eventuale uso di sostanze stupefacenti. L’annuncio arriva dopo che l’inchiesta “Tana delle Tigri“, portata avanti dalla Guardia di Finanza, ha condotto all’arresto del dirigente Fabrizio Trisi per corruzione e messo in luce uso di droga anche in comune.

Se poi pensiamo che lo stesso centrodestra, – continua Pettinari – che oggi inneggia ai test antidroga in Comune, alzò le barricate quando in passato la stessa proposta la facemmo noi del M5S in Consiglio regionale, si evidenza ancora di più come quella di Masci sia l’operazione spot di un sindaco politicamente disperato che vede i muri del palazzo di città crollargli addosso a meno di un anno dalle elezioni“. I pescaresi e i tanti dipendenti comunali perbene, non meritano questa ennesima presa in giro da parte di un centrodestra, che se avesse avuto un briciolo di rispetto per la città di Pescara, avrebbe chiesto scusa e si sarebbe dimesso senza questi vergognosi teatrini inscenati probabilmente per salvare la faccia in “zona cesarini” “.

Sono tanti i cantieri e gli appalti che oggi a causa degli arresti e delle indagini di corruzione rischiano lo stop. Un danno enorme alla città. Una città che probabilmente paga lo scotto di avere un governo cittadino forse troppo “distratto” su quello che avveniva all’interno del suo Palazzo di Città“.

Purtroppo – conclude Pettinari – mentre la Procura della Repubblica sta svolgendo un delicato lavoro di indagine, per il quale colgo ancora una volta l’occasione di ringraziare il Procuratore, i magistrati e tutti gli organi inquirenti, il Sindaco continua a fare confusione con dichiarazioni inutili e fuorvianti dai reali problemi sollevati nell’inchiesta. Mi auguro che presto le indagini facciano chiarezza, così come mi auguro che si faccia luce su tutti i reati contestati a vario titolo agli esponenti della politica regionale. Chi ha l’onore di guidare le istituzioni deve essere di esempio e garantire ai cittadini onestà e competenza nella gestione della cosa pubblica. L’anticorruzione militante, come la definisco da tempo, deve auspicare all’onestà dei singoli rappresentanti eletti dai cittadini e a una Città e una Regione più giuste“.

Interviene sul tema anche Michele Fina, senatore del Partito Democratico, che chiede le dimissioni del sindaco Masci data “l’incapacità di gestione amministrativa emersa nell’ambito dell’inchiesta che ha pesantemente coinvolto il Comune di Pescara, sommata alla negligenza e all’assenza di controllo” e che “è aggravata dalle sue recenti dichiarazioni pubbliche. Oltre che imbarazzanti, sono offensive. Per il ruolo che Masci ricopre, per l’istituzione che guida (che dovrebbe guidare), per le cittadine e le cittadini che lo hanno eletto“.

I tentativi di sviare l’attenzione enfatizzando gli aspetti comunque molto gravi che riguardano l’assunzione di sostanze stupefacenti, culminati con il grottesco annuncio dei test antidroga in municipio, sono inutili e penosi – continua il senatore. Il punto è che il sindaco e l’amministrazione non governano la città di Pescara, hanno delegato il controllo di procedure decisive per lo sviluppo alla parte dirigenziale, e non hanno vigilato sul loro operato. Sostenendo la tesi della totale separazione tra politici e tecnici, Masci prova a scansare le responsabilità, ma così facendo non fa che ammettere la propria completa irrilevanza. Pescara merita un sindaco e un’amministrazione che sappiano scegliere e sostenere, anche attraverso la necessaria vigilanza, la trasparenza e la regolarità delle procedure che derivano dalle decisioni politiche, specialmente quando, come ha fatto a più riprese il Pd in Comune, di rischi e opacità si è messi in guardia in anticipo“.