10 Aprile 2024 - 12:36:10
di Martina Colabianchi
Si è insediata questa mattina al palazzo dell’Emiciclo la nuova Giunta regionale che guiderà la Regione per i prossimi cinque anni.
Lorenzo Sospiri, indicato in apertura dei lavori dal consigliere Massimo Verrecchia come candidato del centrodestra alla presidenza dell’assemblea, ha ottenuto l’incarico con 17 voti, a fronte di 13 schede bianche, alla quarta votazione.
La minoranza per bocca di Luciano D’Amico, candidato del campo largo che ha perso le elezioni il 10 marzo scorso, aveva infatti da subito annunciato la scheda bianca, vista la mancata condivisione della candidatura.
Nulla da fare quindi, come previsto, per le prime tre votazioni a causa del non raggiungimento del quorum. Alla prima, 16 voti sono andati a Sospiri, uno a Roberto Santangelo e 14 bianche, alla seconda 17 voti sono andati a Sospiri e sempre 14 bianche, alla terza 18 a sospiri e 13 bianche.
Si è quindi proceduto alla quarta votazione. Marsilio chiede all’opposizione di “non lasciar cadere l’occasione” e di convergere sul nome di Sospiri alla presidenza del Consiglio. In ragione di questo, Luciano D’Amico ha chiesto una breve sospensione dei lavori per permettere un confronto sulla proposta.
Alla ripresa dei lavori, Luciano D’Amico annuncia che i consiglieri di minoranza avrebbero continuato a votare scheda bianca. Il consigliere Gatti, risultato assente durante la chiama per la quarta votazione, è poi rientrato in aula. Si è quindi potuto procedere all’elezione di Lorenzo Sospiri alla guida del Consiglio regionale.
Nella storia della Regione non era mai accaduto che il presidente del Consiglio non fosse stato eletto al primo scrutinio quando servono i due terzi dei voti, cioè 21.
Di seguito il discorso del neorieletto presidente del Consiglio regionale:
“Signor Presidente della Regione, Illustri colleghi, Autorità, non nascondo la mia emozione: dopo aver ricoperto negli ultimi cinque anni il ruolo di Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Abruzzo, oggi di nuovo torno a prendere posto sullo stesso scranno per decisione e votazione del nuovo Consiglio che ha voluto confermare la propria fiducia nei miei confronti. Una preferenza che per me ha un grande significato, umano e amministrativo. Era il 12 marzo 2019 quando ho assunto un impegno di rigore, quello di essere il Presidente di tutta l’Assemblea ed essere io stesso il garante dell’imparzialità del mio comportamento, pur restando uomo di centrodestra. Oggi, 10 aprile 2024, mi date la certezza di aver svolto questo compito e di aver tenuto fede al mio impegno, che, a mia volta, rinnovo con orgoglio e con spirito di servizio, secondo i principi di moderazione ed equilibrio. Cinque anni fa ci siamo posti tanti obiettivi, ambiziosi, importanti: riavvicinare la Regione ai cittadini, restituire loro fiducia negli amministratori, uomini e donne animati da intelligenza, coraggio e onestà; intervenire con provvedimenti legislativi per rimarginare le ferite inferte alla nostra terra dal primo e dal secondo sisma attraverso una ricostruzione certa ed efficace. E poi la semplificazione legislativa, per favorire la creazione di un contesto atto a favorire produttività, investimenti e innovazione a favore dei cittadini e delle imprese. Tanto abbiamo fatto partendo però da una circostanza innegabile: nessuno, a marzo 2019, poteva prevedere l’arrivo di una pandemia che ha sconvolto le nostre vite e ha di fatto monopolizzato ogni nostra attenzione, energia, risorsa, per due lunghi anni, imponendo anche scelte veloci, tempestive, in emergenza. Ricordo bene la sensazione di vuoto provata quando in pochi giravamo lunghi questi corridoi, con l’Assemblea convocata nelle sedute da remoto, guardandoci dallo schermo dei nostri computer. Ma tutti comunque siamo stati presenti, pronti a fare il nostro dovere: in quella fase abbiamo approvato i provvedimenti del Cura Abruzzo 1 e Cura Abruzzo 2. In quei giorni siamo stati capaci di realizzare un Ospedale Covid costruito in 90 giorni, a Pescara, in Abruzzo, in cui abbiamo salvato centinaia di vite. Pian piano siamo usciti da quella fase tremenda e abbiamo ripreso in mano le nostre vite, iniziando a correre per tentare di fare in soli tre anni ciò che avremmo dovuto avere tempo e modo di realizzare in cinque anni. Mi limito a ricordare alcune delle attività che siamo riusciti a portare a termine: abbiamo approvato la nuova Legge Urbanistica che riordina un settore strategico della nostra economia. La Legge sul Turismo e la norma di riordino del sistema culturale con l’istituzione della Film Commission. Lasciatemi ricordare, con orgoglio, la Legge costitutiva della nuova Città di Pescara, una norma riformista, caso unico nella storia repubblicana, che oggi sta finalmente viaggiando velocemente con la fusione dei primi servizi. Un fiore all’occhiello, frutto del lavoro, abbiamo il dovere di ricordarlo, del già consigliere regionale Sara Marcozzi, alla quale invio il nostro saluto, è la Legge sul Reddito di Libertà per le donne vittima di violenza. E poi abbiamo approvato la nuova Rete Ospedaliera per l’Abruzzo, la legge 60 del 2023, un obiettivo che nessuno prima era riuscito a cogliere, e abbiamo salvato i piccoli ospedali delle aree interne dalla chiusura difendendo il diritto alla salute. Abbiamo dato all’Abruzzo un nuovo Gonfalone che ne racconta l’identità con la figura del Guerriero di Capestrano. E poi i grandi eventi culturali: il Festival dannunziano, il Festival della Transumanza, la Notte dei Serpenti trasmessa su Rai 1, il Giro d’Italia, eventi che hanno contribuito a rilanciare l’economia del turismo e dell’accoglienza. Infine le opere sul nostro patrimonio: a breve Pescara e l’Abruzzo torneranno a fruire dell’Auditorium De Cecco, in piazza Unione, con una sala polivalente bella, moderna, più di 400 posti a sedere. E soprattutto la nostra Regione avrà una sede istituzionale anche a Pescara, sulle aree di risulta, una struttura solida in cui potremo accorpare gli uffici. Abbiamo fatto tanto, ma tanto abbiamo ancora da fare, da progettare, da realizzare. Dobbiamo portare a termine i cantieri nei distretti sanitari, negli ospedali che rivestono un ruolo strategico fondamentale nelle loro specializzazioni. Abbiamo dinanzi a noi la grande sfida dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione che cuberanno 1miliardo 257milioni di euro in opere spalmate su tutto l’Abruzzo: l’allungamento della pista dell’aeroporto d’Abruzzo, la rimessa in funzione delle piscine termali di Caramanico, gli interventi sulla viabilità con la messa in sicurezza delle nostre strade, le opere sugli impianti di depurazione a livello regionale, sugli impianti di risalita, gli investimenti sui nostri borghi, sulla Protezione civile.
Abbiamo la sfida del nuovo Piano di Sviluppo Rurale e dei nuovi fondi FESR, quando dovremo dare anche un adeguato supporto normativo e amministrativo a quei piccoli Comuni che dovranno presentare progetti solidi e realizzabili. A settembre avremo la grande opportunità di ospitare i Campionati Mondiali degli Sport a Rotelle, quando l’Abruzzo sarà protagonista di una vetrina di valore inestimabile, senza dimenticare il G7 a ottobre. Fatta la Film Commission, ora dobbiamo farla lavorare e funzionare, dimostrando l’attrattività della nostra terra. Grandi progetti che non dovranno farci dimenticare le necessità più stringenti: i giovani in cerca di occupazione, le famiglie bisognose, i malati in cerca di una sanità più efficiente, le forze sociali, produttive e imprenditoriali alla ricerca della possibile soluzione ai molti problemi che saremo chiamati ad affrontare. Rivolgo sempre un pensiero speciale ai nostri abruzzesi all’estero, nostri padri, figli, nipoti, zii, ai quali dobbiamo sempre guardare con grande rispetto, chiedendo la loro presenza e la loro collaborazione per rendere la nostra terra sempre più produttiva, creativa, attraente Ai miei colleghi, di maggioranza e di opposizione, rinnovo l’invito a essere un modello per i giovani abruzzesi. Auspico di essere. tutti, espressione della maggioranza e dell’opposizione, capaci di esercitare con equilibrio e sobrietà le prerogative, appunto, del Governo e della opposizione. E da ora, con l’aiuto di Dio, tutti di nuovo al lavoro per l’Abruzzo e gli abruzzesi”