Rainaldi (Confindustria L’Aquila) : "Mettere a sistema le risorse per sfruttare i fondi del PNRR"
21 Giugno 2023 - 16:14:47
I dati dell’economia regionale parlano di una leggera ripresa nel 2023:
ma soprattutto per quanto riguarda le pmi e le zone interne i numeri non
sono ancora positivi. Dobbiamo concentrarci essenzialmente sulla
necessità di attrarre velocemtne sul territorio i fondi disponibili, che
si sono, soprattutto per le piccole e medie imprese. Abbiamo i fondi
Pnrr, abbiamo avuto i fondi Restart ma oggi si è aperta una importante
partita sul 4.0 e sul Piani di ripresa e resilienza, oltre alle
possibilità date dell’Università che riveste un ruolo importante in
ricerca e innovazione. La capacità di fare squadra ancora non è
adeguatamente sfruttata: il richiamo è a riuscire, nel mondo
associativo, e con una guida politica, a colmare questo gap con una
velocità nel progettare e impegnare i fondi superando le lentezza, anche
burocratiche che comporta il sistema di finanziamento, per evitare di
perdere le risorse. Sul Pnrr ci saranno assunzioni di tecnici nella
pubblica amministrazione per progettare e cantierizzare: già i
finanziamenti in essere sarebbero sufficienti per mettere in campo
progetti importanti per il le imprese. In questo, il mondo universitario
ha una grande responsabilità e un grande compito che non è solo quello
di fare singoli interventi mirati, ma di avvicinarsi al piccolo mondo
imprenditoriale, variegato e numeroso. I fondi devono essere messi anche
sulla formazione del personale e sulla velocizzazione delle pratiche e
dei progetti, altrimenti di rischia di fare un passo avanti nelle
infrastrutturazione e poi se ne fanno due indietro e migliorare anche le
opportunità in essere, mettendo a sistema le risorse.
ma soprattutto per quanto riguarda le pmi e le zone interne i numeri non
sono ancora positivi. Dobbiamo concentrarci essenzialmente sulla
necessità di attrarre velocemtne sul territorio i fondi disponibili, che
si sono, soprattutto per le piccole e medie imprese. Abbiamo i fondi
Pnrr, abbiamo avuto i fondi Restart ma oggi si è aperta una importante
partita sul 4.0 e sul Piani di ripresa e resilienza, oltre alle
possibilità date dell’Università che riveste un ruolo importante in
ricerca e innovazione. La capacità di fare squadra ancora non è
adeguatamente sfruttata: il richiamo è a riuscire, nel mondo
associativo, e con una guida politica, a colmare questo gap con una
velocità nel progettare e impegnare i fondi superando le lentezza, anche
burocratiche che comporta il sistema di finanziamento, per evitare di
perdere le risorse. Sul Pnrr ci saranno assunzioni di tecnici nella
pubblica amministrazione per progettare e cantierizzare: già i
finanziamenti in essere sarebbero sufficienti per mettere in campo
progetti importanti per il le imprese. In questo, il mondo universitario
ha una grande responsabilità e un grande compito che non è solo quello
di fare singoli interventi mirati, ma di avvicinarsi al piccolo mondo
imprenditoriale, variegato e numeroso. I fondi devono essere messi anche
sulla formazione del personale e sulla velocizzazione delle pratiche e
dei progetti, altrimenti di rischia di fare un passo avanti nelle
infrastrutturazione e poi se ne fanno due indietro e migliorare anche le
opportunità in essere, mettendo a sistema le risorse.