Consiglio Regionale, Alessandrini (M5S): documento programmatico cdx lacunoso e inattendibile, prenda esempio da quello del Patto per l’Abruzzo
23 Aprile 2024 - 18:01:02
Consiglio Regionale è a dir poco sconcertante. Siamo di fronte a una
vetrina di ciò che è stato fatto nella precedente legislatura,
un’autocelebrazione in pompa magna da cui non derivano, però,
sostanziali novità sul futuro dell’Abruzzo per i prossimi cinque anni.
Abbiamo assistito al monologo di questa maggioranza che ha descritto una
regione dove non esistono problemi né criticità, una sorta di paradiso
di cui gli abruzzesi devono vantarsi agli occhi degli italiani. C’è chi,
addirittura, parla di ‘Modello Abruzzo’: una favola a cui nessuno crede
ma che agli uomini del Presidente Marsilio piace raccontare. Una
condizione che stride con l’Abruzzo reale fatto di persone e imprese che
invece vivono una condizione di difficoltà estrema che il documento di
programma del centrodestra dimentica o non vuole vedere. Addirittura il
Presidente Marsilio si permette di palesare in aula la sua vera e unica
preoccupazione per gli anni a venire, quella di chiedere al parlamento
nazionale di allargare il numero dei componenti della giunta regionale
per poter risolvere i problemi degli “appetiti” della sua maggioranza,
per la quale le poltrone sono sempre troppo poche e che nel primo
consiglio della Legislatura aveva creato molti mal di pancia e qualche
evidente abbandono dell’aula”.
A dichiararlo è Erika Alessandrini, Consigliera regionale del Movimento
5 Stelle, a margine del Consiglio regionale odierno.
“La maggioranza del Presidente Marsilio ignora la realtà abbandonando al
proprio destino le imprese agricole costrette a lottare contro i
cambiamenti climatici dai quali sono danneggiati con ciclica frequenza,
gli imprenditori edili, i giovani che si ritrovano con una valigia in
mano a partire come i loro bisnonni in cerca di un lavoro ma dopo aver
conseguito il titolo di studio. Per loro non c’è menzione alcuna nel
documento programmatico portato in consiglio regionale dalla nuova
amministrazione. Inoltre, non abbiamo contezza di come vorrebbero
abbattere le liste d’attesa e potenziare il servizio sanitario pubblico:
non danno risposte a coloro i quali, non avendo modo di pagare visite
specialistiche per assenza di disponibilità economica, sono costretti a
rinunciarvi e quindi scelgono di non curarsi o ai tanti che decidono di
farlo fuori regione a causa della condizione dei nostri ospedali. Anche
sul turismo il documento riduce le prospettive di un’intera regione alla
sola organizzazione della seconda serata musicale della “notte dei
serpenti” quando invece a poche decine di chilometri dai nostri confini
si terrà nel 2025 il Giubileo che attrarrà milioni di turisti religiosi
che potrebbero fare scalo su Pescara e visitare il Volto Santo di
Manoppello e le altre preziose testimonianze di architetture religiose
che costellano il cammino per Roma”.
Conclude Alessandrini: “Il programma che questa maggioranza ci ha
presentato, anche piuttosto maldestramente da consiglieri che sembravano
nemmeno di averlo letto, è farcito da miraggi tesi a nascondere un’amara
verità: Marsilio e i suoi uomini sono in ritardo su tutto e totalmente
privi di una visione strategica dell’Abruzzo e sul come intendono
realizzarla nel corso di questa legislatura.
Se il buon giorno si vede dal mattino, in Abruzzo è buio pesto e
purtroppo non si tratta di un’eclissi momentanea ma di una condizione
che rischia di gravare per i prossimi cinque anni. Dall’opposizione
certamente non rimarremo a guardare e porteremo avanti il nostro
programma costruito con gli abruzzesi, che ad oggi rimane l’unico vero
documento strategico per la nostra regione e che oggi ho ritenuto
regalare al Presidente Marsilio evidentemente a corto di idee e di
progetti.